Oggi avrebbe compiuto cento anni. Alberto Sordi era nato il 15 giugno 1920, al civico 7 di via di San Cosimato, in un palazzo che oggi non c’è più. Sul muro della via di Trastevere, però, c’è una targa che lo ricorda. «Attore ed indimenticabile interprete della “storia di ogni italiano”. Parte ormai indelebile di ognuno di noi», si legge su di essa. Ed è esattamente ciò che l’attore romano è stato: l’emblema, l’incarnazione del cittadino italiano del Novecento, in tutte le sue sfaccettature. Un ritratto puntuale, irriverente e convincente, dettato da un lucido sguardo critico (e ironico) sul presente e una rara lungimiranza nei confronti del futuro. Cento anni dalla sua nascita, diciassette dalla sua morte: il 24 febbraio del 2003 Sordi moriva, privando la romanità cinematografica del suo più grande e amato interprete.

La carriera di Alberto Sordi

Alberto Sordi, dopo aver lavorato come comparsa e doppiatore, esordì sul grande schermo al termine degli anni Trenta. Furono però Vittorio De Sica prima e Federico Fellini poi a intravedere nell’attore quel potenziale che avrebbe poi espresso nella sua carriera, divenendo uno dei volti più amati del panorama cinematografico italiano. Con il primo lavorò allo sfortunato Mammia mia, che impressione! (1951), del secondo fu protagonista dell’esordio cinematografico, Lo sceicco bianco (1952). Fu l’inizio di una lunga, proficua e indimenticabile carriera, che lo portò a vincere un Golden Globe, un Orso d’argento, un Leone d’oro alla carriera, 12 David di Donatello, 6 Nastri d’Argento e numerosi altri premi cinematografici. Bonaccioni, sornioni, cinici, ma anche a tratti eroici, i personaggi di Sordi hanno avuto il merito di delineare un profilo di italianità ancora valido e attuale. E per questo, e per tanti altri motivi, l’attore ci manca più che mai.

Il ricordo di Sergio Mattarella

Che Alberto Sordi non fosse un attore qualsiasi e che la sua comicità abbia rivoluzionato il cinema italiano, lo confermano le splendide parole che Sergio Mattarella gli ha rivolto nel corso della cerimonia Alberto Sordi 1920-2020, che si è tenuta oggi nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. «Oggi Alberto Sordi avrebbe compiuto cento anni. Il suo talento, la sua comicità originale, i personaggi che ha mirabilmente interpretato nella lunga carriera sono parte dell’immaginario degli italiani e suscitano tuttora interesse e simpatia. È stato un simbolo del cinema italiano. Ha lasciato l’impronta su pagine significative della sua storia, dando vita a scene che sono rimaste leggendarie», ha dichiarato il Presidente della Repubblica.
Non è il primo riconoscimento pubblico che gli proviene dal mondo politico. Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, il 15 giugno 2000, venne nominato da Rutelli sindaco onorario di Roma per un giorno.