Con 800mila followers, Ludovica Bizzaglia è la rossa più conosciuta del web e non solo: influencer, attrice e scrittrice, a soli 24 anni Ludovica è una vera forza della natura. Da vittima di ‘hair-shaming‘,- ‘il colore rosso veniva associato alle streghe‘, mi spiega- dei suoi capelli ora ne ha fatto un punto di forza e adesso dà consigli a tutte le ragazze che come lei sono vittime di bullismo.

Sul piccolo e grande schermo ha interpretato tante donne diverse, ma accomunate dalla grinta e dalla passione, la stessa che Ludovica mette in tutto ciò che fa. Per questo, quando mi parla dei suoi progetti futuri, non posso far a meno di pensare che dall’altra parte del telefono non sembra esserci una 24enne. Ma è quando parliamo di cuori spezzati e di sogni nel cassetto che viene fuori il suo lato fragile e romantico, perché Ludovica è questo e molto altro ancora.

Intervista a Ludovica Bizzaglia: “I miei capelli, il mio punto di forza”

Sei stata tra le prime persone a parlare di ‘hair shaming’ e ti confesso che non sapevo che si potesse essere discriminati anche per il colore dei capelli! Ti va di raccontarmi la tua esperienza personale?

Anche io non sapevo che ci fosse una vera e propria forma di bullismo per quanto riguarda i capelli. Quando sono stata scelta come testimonial Pantene mi sono informata e soprattutto ho portato semplicemente la mia storia. Io ho i capelli rossi, naturali e di famiglia, e da piccola sono stata emarginata per questo. Mi dicevano che i capelli rossi portavano sfortuna, che nel Medioevo le streghe, che avevano i capelli rossi, venivano bruciate.

Ero diversa da tutti poiché è raro trovare un amichetto con i capelli rossi. Sono arrivata ad un punto in cui volevo addirittura avere i capelli di qualsiasi colore tranne che rossi. Quando ho iniziato a fare l’attrice mi sono resa conto di quanto questo potesse essere per me una caratteristica che mi poteva differenziare da tutte le altre ragazze che ci stavano provando nel mio stesso modo e sono diventati il mio punto di forza, senza i miei capelli rossi non avrei l’identità che ho oggi.

Ad oggi, invece, cosa rappresentano i tuoi capelli?

I miei capelli sono Ludovica! Ho creato anche la mia carriera e vita privata su questo. Li amo, ho iniziato a curarli in maniera ossessiva e soprattutto non mi riconoscerei mai se non avessi i capelli rossi. Ho avuto una trasformazione, un’autoaccettazione, che poi è uno dei vari argomenti che tratto sui social network e nel mio libro.

Un tema che ti sta molto a cuore, quello del bullismo, tanto che ne hai scritto anche un libro. ‘Abbi cura di splendere’: più che un titolo è un imperativo. Come è nato questo progetto?

Ho iniziato a parlare sui social network di disturbi alimentari e di autoaccettazione, in quanto io stessa tre anni fa ho avuto un periodo molto complicato con il cibo, avevo smesso di mangiare ed ero dimagrita molto. Ho sentito di avere il dovere morale, avendo quasi un milione di persone che mi ascoltano tutti i giorni, di farmi carico di questa responsabilità e di parlarne, anche perché io da piccolina non avevo figure di riferimento che potessero raccontarmi la propria storia.

Penso che la forza della comunicazione sia proprio questa: parlare della propria storia. E se anche su un milione di persone io potevo aiutarne una, il mio compito era compiuto. Poi la casa editrice De Agostini mi ha contattato chiedendomi di scrivere un romanzo che parlasse di queste tematiche, essendo diventata io portavoce di questi argomenti. La scrittura è sempre stata una mia passione; ho sempre scritto poesie da piccola. Ho scritto i miei pensieri e le mie emozioni e quindi ho accettato ed il libro ha avuto un successo enorme. Piccolo spoiler: non sarà l’unico libro che scriverò.

Ludovica Bizzaglia: “La condivisione è bella quando è sincera”

Nonostante tu sia molto attiva sui social, hai deciso di non condividere aspetti importanti della tua vita privata, ricevendo numerose critiche. Come gestisci i contenuti da pubblicare e, soprattutto, come reagisci ai commenti negativi?

Io ho avuto un periodo di transizione durante la quarantena. Mi sono resa conto a 24 anni di quanto non fossi assolutamente in dovere di pubblicare tutto ciò che mi riguarda e soprattutto la condivisione è bella quando è sincera. Mi sono resa conto di quanto a volte la vita privata sia più bella e più magica se tenuta per sé. Io sono fidanzata, non ho alcun tipo di problema a dirlo, però cerco di tutelare molto di più rispetto a prima la mia sfera privata, anche perché la cosa che più mi fa arrabbiare è la cattiveria gratuita delle persone. Mi sono molto chiusa su questo ma, se devo dire la verità, vivo molto meglio così adesso. Credo che faccia parte anche del percorso di vita, essendo cresciuta sotto gli occhi del mondo da quando ho dieci anni.

Per quanto riguarda i commenti negativi, sarei ipocrita a dirti che non mi toccano e che sono arrivata ad un grado di indifferenza totale. Non è così, però è l’altro lato della medaglia; credo che non si possa piacere a tutti e che l’importante è che quando mi sveglio la mattina riconosco chi sono, se agli altri piaccio sono felice, in caso contrario non è più un problema mio, mentre prima me ne facevo molto più carico.

Sei giovane ma ami l’amore e in qualche modo hai mostrato anche quello ai tuoi followers. Come cura il suo cuore spezzato Ludovica?

Il cuore spezzato lo curo con la musica, con la mia famiglia, che è una parte fondamentale della mia vita, senza i miei genitori non sarei nemmeno la metà di chi sono oggi. Senza di loro non avrei nemmeno potuto intraprendere la mia carriera. Sono parte integrate di me, così come le mie amiche, che sono anche loro l’amore della mia vita. E soprattutto, il dolore va abbracciato e va vissuto e non bisogna assolutamente allontanarlo o non viverlo, anzi ci fa crescere molto di più. Quando mi sento triste o arrabbiata, lo vivo in maniera molto più profonda.

Attrice ed influencer: due carriere così diverse ma accomunate dall’impegno e dalla passione. Quale è stato il traguardo più importante che hai raggiunto in questi due ambiti?

Per quanto riguarda il sogno della mia vita, quello di fare l’attrice, che rimane il mio lavoro e la mia passione principale, è sicuramente con ‘Un’altra vita’, andato in onda 5 anni fa su Rai1. Abbiamo avuto 10 milioni di spettatori a puntata ed è stato il trampolino di lancio della mia carriera. Con ‘Un posto al Sole’ ho avuto l’opportunità di essere una delle protagoniste per due anni e di interpretare un personaggio complicatissimo e pieno di sfaccettature. Per me è stata una grande palestra; sono due ruoli, quelli di Margherita ed Anita a cui sono particolarmente affezionata.

Per il digital, tra un paio di settimane potrò finalmente annunciare il mio progetto. Posso solo dire che sono stata scelta comeambassador’ europea per tutto il 2020 di un grande brand e tra poco partiremo per realizzare la campagna pubblicitaria. Più di cosi non potevo desiderare da questo anno.

Ludovica Bizzaglia: “Mi hanno detto che sognavo troppo”

Sei stata Anita in ‘Un posto al sole’, Doriana in ‘Immaturi-la serie’, c’è qualche caratteristica che accomuna i tuoi personaggi? Ludovica invece che donna è?

Mi concentro sempre sulla sensibilità delle donne che interpreto. Ho avuto l’opportunità di interpretarne tante e soprattutto molto diverse tra loro, ma mi rendo sempre conto che la forza delle donne esce sempre fuori. All’interno poi della storia che vado a raccontare ed interpretare, la forza che abbiamo dentro è anche quella che accompagna i personaggi nel percorso della protagonista. Ludovica è sognatrice. Sempre! Troppo forse. Mi hanno detto che sognavo troppo ma non ho mai creduto a questa cosa. Sono ipersensibile anche se non sembra perché tendo sempre a mettere una corazza per non farmi far male.

C’è un ruolo in particolare che ti piacerebbe interpretare?

Ho due sogni che nella mia vita non ho ancora realizzato: il primo è girare un film horror. Io amo gli horror! Amo anche i polizieschi, quindi mi piacerebbe tantissimo girare un horror e soprattutto fare la cattiva. L’altro mio sogno, che è esattamente l’opposto, sarebbe quello di interpretare un personaggio di un’altra epoca. Mi piacerebbe tantissimo recitare un film in costume, magari del ‘700 o ‘800. E perché no, interpretare una principessa, che è il mio sogno da quando sono nata. Magari prima o poi si realizzerà!

Nonostante la tua giovane età hai già raggiunto traguardi importantissimi. Ti è rimasto qualche sogno nel cassetto da realizzare.

Per i miei sogni nel cassetto mi servirebbe una vita intera per realizzarli! Mi piacerebbe aprire qualcosa di mio, lavorare nel mondo dell’imprenditoria. Sto lavorando anche su una mia linea, non posso ancora dire di cosa e tratterà sempre di donne, cura e bellezza.