Una cena è sempre un momento di incontro particolare, alla fine di una giornata con il calare del sole e quando la giornata volge al relax. Quando la cena è in casa bastano piccoli accorgimenti affinché tutto vada al meglio. Ma quali sono i suggerimenti per mettere a proprio agio gli ospiti tra le pareti della nostra casa, e organizzare tutto senza brutte sorprese? Ecco 10 regole da seguire!
1.Gli inviti
Gli inviti hanno un valore fondamentale e sono il primo step dal quale parte l’organizzazione della cena perfetta. Esiste una tempistica di gestione affinché tutti gli invitati possano essere raggiunti. Di solito un tempo che anticipa 15 giorni la data della cena può essere un buon inizio. Molte persone hanno vite movimentate e giocare di anticipo a invitarle può essere una mossa strategica per vederli seduti alla nostra tavola.
In Italia da 15 a 7 giorni di anticipo siamo nella media di un invito. All’ estero nei paesi del nord Europa gli inviti a cena si fanno 30- 40 giorni prima. Le modalità di invito possono variare per cene più formali e più frendly. Oggi si usa molto whatsapp anche in questo senso, ma meglio è sempre una telefonata breve e diretta, con specifica data, ora, occasione che eventualmente si festeggia è un breve accenno su quante persone interverranno alla cena e il dress code richiesto.
2. Il menu
I piatti di una cena in casa devono essere tutti escusivamante home made, cioè cucinati dai padroni di casa che accolgono, oppure da qualche aiuto che comunque provenga dal giro domestico abituale. Mai prendere cose take a way oppure già preparate e poi successivamente riscaldate. Quando si invita in casa, gli ospiti si aspettano che la cena sia il frutto delle origini del padrone di casa, quindi via libera ai piatti della tradizione famigliare, alle ricette della nonna e ai consigli delle mamme. La personalizzazione della cena è l’elemento che più apprezzeranno gli ospiti, oltre che a vedere la casa.
3. Qualche idea sui piatti della tradizione
Il menù della vostra cena può essere un ricordo alle vostre origini familiari. Gli ospiti vedranno molto bene un piatto tradizionale, cosa che ora mi sta diventando rara! Nelle mie cene io porto in tavola le mie origini partenopee, e quindi non può mancare il fritto. Di solito i miei ospiti restano sempre bene impressionati e capita che mi chiedano di portano a casa un doggy bag!
Solitamente io separo l’aperitivo in salotto dalla cena al tavolo. L’aperitivo supplisce l’antipasto soprattutto se caldo, così evito di mettere in tavola la terza forchetta! Accanto alle bollicine servo dei vassoi con pizza rustica con la scarola concepita in monoporzione, delle fritture di pasta scesciuta con pomodoro, dei pesciolini o delle alici sempre fritte e dei cornettini di pasta sfoglia farciti con salmone oppure salumi. In questo modo avrò accontentato tutti i gusti e le preferenze sia di cane, pesce che vegan!
Per i primi propongo dei classici, lo spaghetto di Gragnano alle vongole oppure le mezze maniche con le melanzane e provola affumicata mantecate in padella con basilico e parmigiano. Come secondo invece o un pesce al sale leggero e gustoso, poiché la crosta che si consolida con il calore non fa seccare la carne del pesce. Oppure un polipo cotto nella pentola di coccio. In alternativa una bella arista di maiale massaggiata con il sale nella quale affondo con tagli precisi dell’aglio in camicia.
Le variabili per il secondo sono diverse ma per seguire i vostri ospiti al meglio vi consiglio qualcosa che vi permetta di gestire i tempi di cottura facilmente. Per i contorni, quando in tavola si arriva una bella parmigiana è sempre festa, prediligete verdure di stagione più saporite è più sane. Un’ insalata può rinfrescare il palato prima della frutta e dolce. Mi raccomando il dolce fatto in casa, io preparo il tiramisù nella ricetta tradizionale con la macchinetta napoletana per il caffè.
Quella a testa in giù per intenderci e i savoiardi. Caffè a volontà e rigorosamente con la moka. Se nel pomeriggio ho avuto tempo per preparare l’impasto alla 24:00 arriva in tavola una sorpresa, graffe fritte fatte al momento calde e liquori al limone e cioccolato naturalmente fatti in casa. Preparare un piccolo regalino da portare a casa per gli ospiti è sempre in gesto carino e gradito!
4. Allergie
Il menù della cena deve però tener conto delle possibili allergie alle materie prime. Sarà molto importante informarsi in precedenza direttamente dagli ospiti. Se dovesse esserci qualche allergia o intolleranza anche solo a un elemento dei vostri piatti dovrete eliminare quel piatto dal vostro menù. Diversamente potreste creare un’alternativa specifica per quell’ospite senza l’ingrediente allergenico.
Sarebbe troppo imbarazzante doversi trovare una persona a tavola allergica ai latticini, mentre voi avete preparato una cena dove il formaggio è presente in tutti i piatti! Un flop incredibile! Pensate a una soluzione facilmente gestibile, tipo: se avete pensato a un pesto fatto in casa potreste preparane due versioni con e senza aglio così da accontentare l’ospite allergico all’aglio.
5. La tavola della cena
La vostra cena oltre che ottima sarà anche un colpo d’occhio se avrete pensato a una tavola curata nei dettagli. Che scegliate delle tovagliette all’ americana o una tovaglia ricamata provenire dal corredo della mamma, la linea da seguire è sempre quella dell’ ordine e della precisione. Attenzione al treit d’union tra tutti gli elementi decorativi che metterete in tavola. Scegliete un colore e proseguite, con i fiori i piatti e perché no anche lo stesso colore nei vostri manicaretti!
6. La mise en place
Si dice tanto eppure qualche dubbio sulla mise en place resta! Allora chiariamo: forchette a sinistra, coltelli a destra, posate per frutta e dolce sopra, rispetto al piatto. E se dobbiamo mettere un cucchiaio andrà a destra nella parte più esterna dopo il secondo coltello. Le forchette possono essere due o tre dall’antipasto al primo e al secondo, così per i coltelli che di solito è uno ma possono essere due per diverse portate.
Attenzione alla distinzione delle posate da pesce che hanno una modenatura diversa, se non doveste metterle evitate di fare una scelta di pesce nella vostra cena, sarebbe un grave errore! I bicchieri devono essere almeno 2, i classici acqua e vino, ma se siete dei winelover allora sbizzarritevi poiché ogni vino richieste il proprio bicchiere. Per il vino da dolce il bicchiere potrà essere aggiunto sulla tavola in un secondo momento. Non dimenticate un piattino per il pane e il tovagliolo che va a sinistra delle forchette, magari più bello se con un particolare decorativo.
7. Fiori e candele
Per dare un tocco fresco e decorativo i fiori in tavola imperano su tutto. Scegliete dei fiori di un solo colore abbinati al verde delle foglie oppure dei colori che siano in gradazione tra di loro. Varie nuance di rosa, giallo avete libera scelta sulla tipologia dei fiori. Io preferisco sempre l’eleganza del bianco e verde, scegliendo fiori diversi, tipo tulipani e lisiantus. Il centro tavola non dovrà essere troppo alto nè troppo ingombrante, rischierebbe di togliere la visuale agli ospiti seduti difronte, oppure a rubate troppo spazio sulla tavola. La vostra cena sarà con toni romantici se aggiungerete oltre ai fiori delle candele, non profumate e basse.
8. Disposizione dei posti in tavola
Alla vostra tavola andranno assortite bene le vicinanze dei commensali. La prima regola è alternanza uomo donna. Alla destra della padrona di casa siederà l’uomo più importante della cena è così alla destra del padrone di casa la donna più importante. Chi conosce queste regole comprende subito il proprio ruolo in tavola, soprattutto quando si tratta di cene di lavoro e cene formali.
Per le cene più informali ve seguita sempre la regala dell’ alternanza uomo donna ma più scioltamente gli ospiti siederanno dove troveranno il loro nome, o dove la padrona di casa indicherà. I padroni di casa sono distanti tra di loro e siedono ai capotavola.
9. Argomenti di discussione
La cena andrà benissimo se a tavola non si parlerà nè di politica nè di calcio. Evitiamo argomenti che possano vedere in attrito gli invitati. Se la conversazione dovesse instradarsi involontariamente verso discorsi difficili, toccherà ai padroni di casa con delicatezza cambiare argomento.
10. La casa
La casa per accogliere la cena dovrà essere pulita e ordinata, riservare un posto dove mettere i soprabiti degli ospiti e predisporre un bagno con tovagliette per le mani una crema e un profumo. Si dice che chi ospita in casa per una cena lavora 3 giorni, uno per preparare, uno per ricevere è uno per rimettere in ordine! È verissimo, che fatica che però è compensata dalla buona compagnia e da una deliziosa cena.