Diodato, Levante e Agnelli, flashmob in piazza per i lavoratori della musica [FOTO]
Le attività concertistiche sono ormai formalmente ripartite, ma lo stato di crisi in cui versano le migliaia di lavoratori della musica nei post-Covid non può certo essere superato con un pugno di eventi a numero chiuso; lo sanno bene in primis i musicisti del mainstream italiano, che nelle persone di Diodato, Manuel Agnelli e Levante hanno prestato la loro voce al flashmob tenuto nelle scorse ore in Piazza Duomo a Milano. L’evento, che ha radunato alcune centinaia di persone, ha avuto il fine di spostare l’attenzione pubblica sulla situazione economica dei professionisti dello spettacolo, chiedendo formalmente al governo di intervenire in tal senso.
Le star di Sanremo e di X Factor in piazza per la tutela dei lavoratori della musica. Le parole di Diodato: “Chiediamo ai potenti di ascoltarli
A farsi portavoce della manifestazione è stato proprio Diodato, che forte del suo successo di questi mesi ha utilizzato il proprio profilo come megafono delle richieste popolari. “In queste ore tanti musicisti, tecnici e professionisti del settore torneranno a suonare“, ha spiegato in un lungo post, ripubblicando le immagini dell’evento. “Spero che siano tutti giustamente retribuiti e tutelati. L’obbiettivo ora è chiedere al nostro governo di considerare il pacchetto di emendamenti presentati“.
I pacchetti in questione prevederanno l’indennità in vista del ritorno al lavoro a tempo pieno, al momento impedito dalle restrizioni sanitarie: “Ho incontrato questi professionisti al Forum Arte e Spettacolo“, ha quindi proseguito Diodato. “A questo partecipano anche realtà come Doc Servizi, La Musica Che Gira, Note legali, e molte altre. Ho provato ad approfondire le numerose questioni e problematiche legali del nostro lavoro“.
Da questi contatti sono nate le iniziative collettive, che in queste ore hanno riunito sotto la stessa bandiera gente come Diodato e i colleghi da classifica, con le unioni sindacali dei lavoratori. “Ora, non sarò certo io a risolvere i problemi strutturali del settore“, ha ammesso il cantante. “Lo faranno persone come loro. Io posso solo camminargli a fianco, e chiedere a chi ha il potere di ascoltarli“.
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