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La prima auto attraversa il nuovo Ponte di Genova

Alle 9,57 di stamani 22 giugno la prima automobile ha attraversato il nuovo viadotto di Genova che ha sostituito il Ponte Morandi crollato il 14 agosto 2018. A bordo del veicolo Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, il Gruppo leader mondiale nella costruzione di grandi opere complesse che ha realizzato il ponte. Quello di oggi, sottolinea una nota, è stato il primo attraversamento di un’automobile civile sul viadotto che Webuild sta portando a termine insieme a Fincantieri e Italferr in tempi record.

Bucci: “Certezze sul collaudo”

“Abbiamo urgenza di sapere a chi dobbiamo consegnare il ponte e chi si dovrà occupare del collaudo finale – ha precisato il sindaco di Genova Marco Bucci -. È un passaggio obbligato per aprire il ponte, mentre il collaudo statico e tutti gli altri collaudi li faremo noi. Se non arriveranno risposte, ho già detto che siamo pronti a risalire il Tevere in barca”. Bucci è anche il commissario per la ricostruzione del ponte sul Polcevera. Con lui sul cantiere, oggi, anche il segretario della Lega Matteo Salvini.

Salini incontra gli operai

“Passeggiare qui sopra – ha dichiarato Pietro Salini – è un’emozione unica. Racconta tutto lo sforzo e la passione di questi mesi, ma racconta anche che in Italia le grandi opere si possono fare e si possono fare in tempi brevi”. Salini, accompagnato dal general manager di Webuild Massimo Ferrari, e dall’amministratore delegato di PerGenova (il consorzio costituito da Webuild e Fincantieri), Nicola Meistro, ha poi attraversato a piedi l’intero ponte lungo 1.067 metri. Si è quindi fermato a parlare con operai, tecnici e ingegneri impegnati nelle ultime fasi dei lavori. La soletta in calcestruzzo sul ponte, terminata in meno di due settimane, è stata ormai completata, mentre vengono montati i pannelli fotovoltaici che assicureranno l’autonomia energetica di tutta la struttura.

“Ponte di Genova esempio per l’Italia”

“Sapevano fin dall’inizio che questa sarebbe stata un’opera diversa dalle altre – ha aggiunto Salini -. Ma oggi quello che aziende e istituzioni sono riuscite a fare a Genova deve servire da esempio per il Paese intero. L’Italia può ripartire: ha a disposizione talenti, energie, passione e competenze. E noi di Webuild siamo pronti a dare il nostro contributo alla ricostruzione del Paese”.

“Finire i lavori entro luglio”

Anche durante la visita le attività sull’impalcato sono proseguite senza sosta. Obiettivo: terminare i lavori entro la fine di luglio e così restituire a Genova il suo ponte. Ferma restando l’incognita, tutta politica, delle concessioni. E Salvini attacca: “Se il governo non decide” sulle concessioni autostradali “avremo un ponte con il nastro tagliato e con un’ottima panoramica sul mar Ligure e il porto di Genova ma null’altro”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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