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Crisi post-Covid: da luglio stipendi più alti per 16 milioni di italiani

Da oggi mercoledì 1 luglio diventano operative nuove misure elaborate dal governo per fronteggiare le conseguenze economiche e sociali della pandemia di coronavirus.

Meno fisco, buste paga migliori

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sintetizza il tutto ricordando che dal primo luglio per 16 milioni di italiani ci sarà comunque un alleggerimento fiscale. Pari a 7 miliardi. “Abbiamo ridotto le tasse a 16 milioni di lavoratori – ha dichiarato Gualtieri nei giorni scorsi – . E dal primo luglio gli stipendi aumenteranno per 16 milioni di persone, per 4,5 milioni aumenteranno di 100-80 euro netti al mese, per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100 euro, un aumento significativo. Sono sette miliardi di tasse tagliate in modo permanente, un primo passo della riforma più ampia dell’Irpef”.

Commissioni sul Pos

È previsto, ad esempio, il via libera al credito d’imposta per le commissioni che vengono addebitate per l’uso del Pos. Ossia il sistema dei pagamenti elettronici di commercianti, enti ed esercenti.

I contanti, scende il “tetto”

La nuova soglia al di sopra della quale non si potrà pagare in contanti non sarà più quella dei 3mila euro, ma è stata abbassata a 2mila euro. Dal primo gennaio 2022 calerà ancora a mille euro. In questo caso le sanzioni ci sono e sono salate: fino a 50mila euro per operazione. Quindi dai 2mila euro in su è necessario uno strumento tracciabile (ad esempio il bonifico bancario).

Bonus vacanze

Dal 1 luglio scatta anche la possibilità per le famiglie di godere del bonus vacanze. Uno sconto cioè di quanto paghiamo per l’albergo e altre strutture ricettive. Vale fino a 500 euro. Per usufruirne occorre documentare un reddito Isee che non superi i 40mila euro. Il voucher va da 150 a 500 euro. Il bonus vale uno sconto dell’80% sul soggiorno e su un credito di imposta per il restante 20%. È necessario scaricare la app IO. Peraltro risulta che per il momento sia un flop, in quanto sarebbe accettato solo da 3 alberghi su 100.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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