Musica

Ennio Morricone, dai Metallica a Springsteen l’omaggio dell’America

Con qualche ora di ritardo rispetto al fuso italiano, la notizia della scomparsa di Ennio Morricone ha cominciato a farsi largo anche nel mondo della musica e del cinema americano. Il compositore gode di fama smisurata al di là dell’Atlantico, dove è da sempre riconosciuto come uno dei grandi musicisti del novecento, nonché pilastro della cultura cinematografica mondiale; inevitabile che, dopo gli omaggi del mondo dello spettacolo italiano, arrivassero anche i sentiti messaggi di Hollywood, e dal mondo della musica USA.

Svegliatosi con la notizia della scomparsa di Ennio Morricone, il cinema americano ha immediatamente risposto presente. Non si è fatto attendere il commento di James Woods, co-protagonista di C’Era Una Volta in America, tra le opere musicali più celebri del Maestro: “Ecco cosa abbiamo perso con la sua scomparsa“, ha scritto ripubblicando l’immagine di una performance. Segue il collega e amico John Carpenter, regista e compositore: “Amico e collaboratore, talento inestimabile“. James Gunn l’ha definito “il mio compositore preferito“, mentre per Quentin Tarantino non poteva che essere “The King”.

I tweet delle star americane, gli omaggi di Tarantino e Carpenter, e la commossa lettera dei Metallica ricordano il genio di Ennio Morricone

Da sempre parte integrante dei repertori musicali del rock e della musica classica, Ennio Morricone ha da sempre goduto di un numero spropositato di reinterpretazioni. La compilation We Love Morricone è un piccolo classico, e nelle ultime ore non sono mancati i tweet di gente come i Muse o Bruce Springsteen a ricordare le proprie versioni della sua musica. Compositori come Hans Zimmer e l’amico Yo-Yo Ma hanno ricordato i rispettivi incontri, mentre è subito diventata virale la lettera di James Hetfield dei Metallica.

La band metal ha da tempo adottato Ectsasy of Gold, pezzo di Ennio Morricone per Il Buono il Brutto il Cattivo, come brano di apertura dei propri live, e il leader e vocalist ne ha ricordato l’autore. “Il giorno in cui l’abbiamo provata come intro dei nostri concerti era il 1983“, racconta Hetfield. “Fu davvero magico. Da allora è diventata parte delle nostre vene, del nostro respiro, dei pugni e delle preghiere e dei rituali di ogni concerto. Grazie Ennio, per averci caricato. Sei parte fondamentale della nostra ispirazione“.

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