Allarme della Cina: “Polmonite sconosciuta in Kazakistan, più mortale del Covid”

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Una nuova “polmonite sconosciuta”, potenzialmente più mortale del coronavirus., Una patologia che avrebbe già ucciso oltre 1.700 persone. Il dato arriva dal Kazakistan e riguarda l’anno in corso: il 2020. Il numero di casi sta aumentando in modo significativo da metà giugno in tutto il Paese dell’Asia centrale.

A rendere nota la notizia è l’ambasciata cinese in Kazakistan in una comunicazione che i cinesi hanno indirizzato ai propri cittadini il 9 luglio. “Il dipartimento della Sanità del Kazakistan ed altre agenzie stanno eseguendo ricerche comparative e non hanno definito la natura del virus della polmonite”, si legge nella comunicazione, secondo quanto riporta la Cnn.

In alcune aree del Paese, prosegue la nota, le autorità segnalano centinaia di nuovi casi al giorno. I principali focolai sono concentrati finora nelle regioni di Atyrau, Aktobe e Shymkent. Nel complesso si registrano quasi 500 nuovi casi e oltre 30 pazienti in condizioni critiche. Sempre secondo l’ambasciata, la malattia ha provocato 1.772 morti dall’inizio dell’anno – inclusi cittadini cinesi – di cui 628 solo il mese scorso.

La malattia è molto più mortale del Covid-19“, sottolinea il comunicato dell’ambasciata di Pechino. Secondo l’agenzia di stampa del Kazakistan, Kazinform, il numero di casi nella capitale Nursultan è più che raddoppiato a giugno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ma il Kazakistan continua a lottare anche contro il coronavirus. Secondo la Johns Hopkins University nel Paese si contano ad oggi 54.747 casi, inclusi 264 morti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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