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#freebritney: siamo sicuri sia la cosa migliore per Britney Spears?

Ormai sembra diventata una moda: sostenere su Twitter il movimento per liberare Britney Spears dalla tutela legale del padre. L’ultima, in ordine di tempo, a essersi unita all’appello #freebritney è stata Chiara Ferragni: anche per l’influencer la popstar dovrebbe essere “svincolata” dall’amministrazione paterna visto che ha ormai 38 anni. Ma davvero sarebbe la cosa migliore per lei?

Tutti lo sanno: Britney Spears non è stata certo un’artista felice: arrivata al successo planetario troppo presto, ha avuto una serie di problemi psicologici acuiti anche dall’assunzione di alcool e droghe.

Per questo, per evitare che sperperasse il suo ingente patrimonio, nel 2008 il padre ne ha assunto la tutela legale. Britney deve chiedere a lui quando vuole affrontare una spesa, quando deve fare una scelta professionale, un investimento. Il padre addirittura potrebbe impedirle di sposarsi, nel caso lei lo volesse.

Ora che Jamie Spears ha chiesto il rinnovo della tutela legale, i fan della popstar si sono scatenati: Britney è prigioniera, liberate Britney dalla tutela paterna, Britney libera. Ma questi fan che sperano che il genitore si metta da parte, sono davvero convinti che questa sia la cosa migliore per lei?

Forse non ricordano cosa è successo in passato: matrimonio lampo, di appena 55 ore, con un amico d’infanzia, Jason Alexander, annullato a suon di milioni al ragazzo. Altro matrimonio con un ballerino, Kevin Federline, che quando si è messo con Britney aveva una compagna, Cher Jackson, incinta di otto mesi del secondo figlio. Lo stesso ballerino poi l’ha lasciata per un’altra e che oggi le chiede continuamente soldi con la scusa che 20.000 dollari al mese non bastano per mantenere i due figli avuti con lei. In realtà, come hanno ipotizzato alcuni siti americani, con quei soldi ci mantiene tutti e sei i figli avuto da Cher, Britney, e dall’ultima moglie Victoria.

Quando Kevin ha lasciato Britney, lei è andata fuori di testa: non si era mai trovata prima nella sua vita davanti a un rifiuto, e non ha saputo gestire la delusione. In quel momento aveva intorno amici che, approfittando del suo stato mentale, la depredavano dei suoi beni mobili. Andavano a casa sua e si facevano regalare gioielli, borse firmate, abiti dei grandi stilisti. In più un paio di suoi agenti hanno cominciato a gestire il suo denaro, che nello stesso tempo ha iniziato a sparire rapidamente. 

Fino a che non è intervenuto il padre: solo così Britney si è potuta rimettere in carreggiata, è uscita dalla depressione in cui era caduta per anni ed è tornata sul palcoscenico con la grinta di un tempo.

E’ vero, oggi sembra guarita, ma i magazine d’oltreoceano parlano comunque di una ragazza fragile, che si fida troppo di chi ha intorno, soprattuto se queste persone le mostrano affetto e la lusingano, senza pensare che possano approfittare della sua generosità.

In questi anni Jamie Spears ha fatto un ottimo lavoro, tanto che i patrimonio di Britney è cresciuto e, soprattutto, è stato al riparo da mani “lunghe”. Britney si fida del padre, gli vuole molto bene: altrimenti perchè sarebbe andata nel panico, lo scorso anno quando lui è stato male, per la paura di perderlo, tanto da essere stata ricoverata in un istituto di salute mentale?

Britney ha un compagno, continua a cantare, fa le sue spese. Certamente il padre non le nega nulla a meno che non sia per acquisti “inopportuni”, come droghe, regali smisurati a presunti amici.

In fondo, chi non vorrebbe un consulente finanziario che agisca con la correttezza del buon padre di famiglia? E Jamie Spears è proprio questo: un padre di famiglia che pensa al bene di sua figlia, una ragazza molto sensibile che ha ancora bisogno di lui.

Davvero questo è come tenerla in prigione? Sarebbe forse meglio che qualcuno si approfittasse della sua fragilità mentale accaparrandosi parte dei suoi guadagni? E’ questa la libertà tanto agognata dai fan? La libertà di essere “fregati” da qualcuno senza scrupoli come tante volte le è successo in passato?

Photo credits: Facebook, Instagram

 

 

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