Un terremoto molto violento è avvenuto alle ore 8:12 italiane (ore 22:12 locali) di oggi 22 luglio a largo delle isole Aleutine, in Alaska (Usa). La magnitudo che il Centro di Allerta Tsunami dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia italiano (Ingv) stima è pari a 7.7. Mentre negli Stati Uniti si calcola una magnitudo pari a 7.8. Gli scienziati hanno localizzato l’epicentro vicino a Perryville, a circa 800 chilometri a sud-ovest di Anchorage.
Il Pacific Tsunami Warning Center in un primo tempo aveva diramato l’allerta per possibili maremoti fino a 300 chilometri. Poi l’ha cancellata. Il terremoto si è verificato al confine tra la placca Pacifica e quella Nord-Americana. L’arco delle isole Aleutine – precisa il sito dell’Ingv – mostra un’attività sismica importante. Con 6 eventi superiori a magnitudo 8.3 avvenuti a partire dal 1900.
Tra essi quello del 28 marzo 1964: un terremoto di magnitudo 9.2 che è attualmente il secondo più forte mai registrato. Questo evento, il cui epicentro è stato localizzato circa 1000 km a Nord-Est di quello odierno aveva causato uno tsunami che ha prodotto danni su tutte le coste del Nord del Pacifico fino alle Hawaii.
L’evento odierno è avvenuto vicino al terremoto del 1938 (M8.3) e a quello del 1946 (M8.6). Quest’ultimo ha prodotto uno tsunami particolarmente devastante (42 metri di altezza delle onde presso l’isola di Unimak) e che ha causato 100 morti a Hilo nelle Hawaii. Gli effetti di questo tsunami portarono alla creazione alle Hawaii del primo centro di allerta tsunami nel mondo.
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