Primo piano

Coronavirus negli Usa, mille morti al giorno e Trump cambia rotta: “Mettete la mascherina”

Più di 1.000 morti per coronavirus negli Stati Uniti in 24 ore. È la prima volta dal 9 giugno che tale soglia viene superata. Lo riporta il New York Times. Sebbene si tratti di una cifra elevata è comunque un numero decisamente inferiore ai 2.752 morti in 24 ore registrati il 15 aprile.

Quasi 4 milioni di casi

Tuttavia la tendenza che si registra è quella di una recrudescenza del Covid-19 in tutto il Paese. I nuovi casi di coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati infatti 68.524. Si tratta dell’ottavo giorno consecutivo sopra i 60.000 contagi. In totale i casi si avvicinano ai 4 milioni, stando ai dati della Johns Hopkins University.

La svolta di Trump

E così Donald Trump cambia decisamente marcia. E dopo essersi battuto per mesi contro l’uso della mascherina adesso invita gli americani a indossarla quando non è possibile il distanziamento sociale. Per il presidente si tratta di una netta inversione di rotta. Indossatela “che vi piaccia o meno, ha un impatto”, dice Trump.

Stretta a New York

La pandemia di coronavirus – ha detto il presidente Usa – probabilmente peggiorerà prima di migliorare. Intanto la California supera i 400.000 casi di coronavirus e si appresta a superare New York, Stato epicentro dell’epidemia nel Nord America. Il governatore della Grande Mela, Andrew Cuomo, ha aggiunto altri dieci Stati alla lista dei 31 i cui cittadini, arrivando a New York, hanno l’obbligo isolamento per 14 giorni. Adesso sono nella “black list” anche Alaska, Delaware, Indiana, Maryland, Missouri, Montana, North Dakota, Nebraska, Virginia e Washington.

Messico e Argentina

La situazione resta pesante anche in Centro e Sud America. Il bilancio delle morti per coronavirus in Messico supera la soglia delle 40 mila vittime. Nelle ultime 24 ore sono stati registrate 915 morti. L’Argentina ha registrato un record di 5.344 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, un dato che porta il bilancio complessivo dei contagi a quota 136.118. Anche i nuovi decessi, 117 in tutto, hanno fatto segnare un ulteriore record giornaliero, portando il totale dei morti a 2.490. Oltre il 90% dei casi, riporta la Cnn, si registrano nell’area metropolitana di Buenos Aires.

Colombia

In Colombia i morti sono oltre 7.000. Secondo i dati del ministero della Sanità, riporta la Cnn, il Paese ha registrato 239 ulteriori decessi, un dato che ha portato il totale dall’inizio della pandemia a quota 7.166. Allo stesso tempo, i nuovi casi sono stati 7.033 nella giornata di martedì 21 luglio, per un totale di 211.038. Nonostante il crescente numero di contagi e di morti, il ministro della Sanità, Fernando Ruiz, ha difeso la decisione del governo di non imporre un lockdown a livello nazionale. Bensì di isolare localmente i vari focolai del virus. “Questo approccio è molto più efficace rispetto alla chiusura di tutto il Paese”, ha detto nel corso di un’intervista tv.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio