La pandemia ha messo a dura prova il comparto turistico italiano che si interroga su come ripartire al meglio. Il turismo in Sicilia, ad esempio, può riavviarsi grazie a politiche regionali e territoriali strutturate, che diversifichino l’offerta delle singole mete turistiche. Questa è una delle possibili chiavi di lettura per la ripartenza e per la crescita sociale ed economica dei territori. La Sicilia, infatti, cerca di ricominciare con coraggio e con grinta. Non a caso anche i famosi stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana tornano nell’Isola per una serie di appuntamenti artistici e culturali. Eventi promossi dalla Regione Siciliana, fortemente voluti dal Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, per rilanciare l’immagine della Regione nel mondo.

Oltre alla presentazione in anteprima assoluta al Taormina Film Fest, di “Devotion“, il docufilm di Giuseppe Tornatore, prodotto dagli stilisti con musiche inedite di Ennio Morricone, che racconta il loro incondizionato amore per la bellezza, nei prossimi mesi sarà Palermo il centro dei principali appuntamenti della maison Dolce & Gabbana.

Teatro Antico di Taormina

L’intento della Regione Siciliana è di incrementare il turismo in Sicilia sfruttando le potenzialità della Regione. Ciò può essere ottenuto grazie a location eccezionali e ad un forte patrimonio culturale e paesaggistico.

Ma nel dettaglio come si può iniziare a far partire questo importante comparto economico, fra i settori maggiormente colpiti dal Covid-19? Il Professor Filippo Grasso, esperto di turismo dell’Università di Messina, ipotizza che inizialmente sarà soprattutto il turismo lento e sostenibile il punto di forza della Sicilia, grazie ai suoi cammini.

Un turismo quindi attento, responsabile, costruttivo, dolce, che non vuol essere sinonimo di ozio. Forte sarà l’attenzione verso i luoghi, le persone, la fedeltà e la terra.

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Il commento del Professor Filippo Grasso, per Velvet Mag:

“Il turismo ripartirà da una visione locale. Si tratterà di un turismo di prossimità, interno, legato ai cammini, alle visite dei borghi, alle eccellenze regionali, alla cultura ed alle tipicità enogastronomiche. I viaggiatori tenderanno a scegliere le mete turistiche che offrono garanzia dal punto di vista sanitario.

Occorrerà, però, istituire un protocollo medico-sanitario regionale che contempli anche l’attestazione di sicurezza e la certificazione di sanificazione nelle strutture ricettive e nei luoghi della cultura, nella ristorazione, per garantire la tutela e la sicurezza ai viaggiatori, turisti, residenti e lavoratori. Rendere la Sicilia una destinazione sicura.

È un turismo che mette al primo posto il viaggiatore attraverso gli itinerari naturalistici dei paesaggi montani. È il turismo del futuro per le Piccole Comunità, per i Borghi, per i Casali.” 

La crescita esponenziale dei viaggiatori che scelgono di praticare le attività eco-turistiche legate ai temi della mobilitá sostenibile comporterà un’offerta turistica integrata di qualità, sui servizi erogati, che prediliga le tipicità dei prodotti eno-gastronomici, preservano il vasto patrimonio paesaggistico, naturalistico-ambientale. Tra le bellezze siciliane, oltre alle splendide Isole, ci sono sicuramente i Monti Peloritani,Anello del Nisi”, con i propri territori provinciali: i comuni di Ali, Ali Terme, Fiumedinisi, Nizza Di Sicilia, che sono sempre attrattivi e appetibili.

Tra i luoghi più suggestivi del turismo in Sicilia troviamo anche la Costa Meraviglia che si trova nella provincia di Messina, oltre che i suoi comuni che sono situati tra i monti peloritani ed il mare Jonio.

Il territorio ha una storia ricca ed antichissima, già terra colonizzata dai fenici, dai greci, bizantini, normanni, romani, ispanici, franchi ed arabi. Nel corso della lunga dominazione romana, la valle fu oggetto di guerre civili seguite all’uccisione di Giulio Cesare. Durante il Medioevo frequentarono la valle gli arabi, che inserirono nuove colture (come gli agrumi e l’albicocco). Al periodo dell’occupazione normanna della Sicilia risale la costruzione dell’abbazia basiliana arabo-normanna di San Pietro e Paolo. I Basiliani esercitarono la loro signoria religiosa, economica e sociale dal 1117 al 1794.

Cammini, trekking, itinerari naturalistici, pellegrinaggi, percorsi di fede, percorsi paesaggistici e ambientali, ecoturismo, vie romane, vie sacre, la via di Francesco rendono unica e visibile la Sicilia nel mondo. I cammini realizzano non solo risposte alle motivazioni, alle relazioni, alle emozioni personali o di gruppo, ma costituiscono un ponte tra le realtà locali visitate e l’esperienza vissuta dai singoli camminatori. Sicuramente una carta a favore del turismo in Sicilia da giocare con velocità e determinazione.

 

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