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Genova: Mattarella inaugura il nuovo Ponte, assenti i familiari delle vittime

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella taglierà oggi, lunedì 3 agosto, il nastro tricolore del nuovo ponte di Genova: il ponte “Genova-San Giorgio”. A quasi due anni dal crollo del Ponte Morandi – il 14 agosto 2018 – si compie quindi l’inaugurazione formale della nuova struttura. Si tratta di un record per le tempistiche burocratico-amministrative italiane.

Da Conte a Renzo Piano

Con il Presidente oggi pomeriggio ci saranno il premier Giuseppe Conte e alcuni ministri. Il sindaco e commissario straordinario Marco Bucci. Il governatore ligure Giovanni Toti. E ci sarà Renzo Piano, l’architetto genovese che ha regalato alla città il progetto del nuovo Ponte San Giorgio. Il Tricolore, simbolo di unità e appartenenza, svetta a Ponente, e la bandiera di san Giorgio a Levante.

Il ricordo delle vittime

Il momento forse più difficile sarà la lettura dei nomi delle 43 vittime del crollo del Morandi. I familiari però non ci saranno. Hanno visto nella cerimonia una ‘festa’ alla quale non vogliono partecipare perché questo bellissimo ponte “è nato – avevano detto nei giorni scorsi – da una terribile tragedia”.

Le Frecce Tricolori

Poi, sarà il momento delle parole: il primo a parlare il sindaco Marco Bucci, quindi il governatore ligure Giovanni Toti che sarà seguito da Renzo Piano, infine il presidente del Consiglio Conte. Al termine il taglio del nastro e, maltempo e pioggia permettendo, le Frecce Tricolori saluteranno il capo dello Stato e la città con il tricolore e i colori di Genova.

Manca ancora l’agibilità

Ma non sarà ancora la normalità, osserva online sull’Ansa Chiara Carenini. Anas, infatti, che ha eseguito con successo i collaudi, sta effettuando la verifica di agibilità. Una volta ottenute tutte le dichiarazioni di conformità, e a esito positivo dei due collaudi, verrà rilasciato il certificato di agibilità consentendo così l’apertura al traffico.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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