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Dior Bar Jacket: la storia di un cult della moda

Un’icona della Maison. La Dior Bar Jacket, opera architettonica, mito virtuoso ed emblema di stile della celebre casa di moda francese, suggella il successo di Christian Dior dal 1947. Vera e propria ode alla sensualità e al desiderio, è il simbolo della rivoluzione del New Look. Reinterpretata dai diversi Direttori Artistici della Maison, tra cui l’ultima, Maria Grazia Chiuri, ogni stagione questa straordinaria creazione rinnova la sua essenza intramontabile con spirito e audacia. Nel 2020 celebra 73 anni di vita ma sembra non sentirli affatto.

ph. credit Dior

Dior Bar Jacket, l’invenzione di Monsieur Christian Dior

Un capo che rivoluziona per sempre il corso della moda femminile. Christian Dior, grazie alla fortunata intuizione della Dior Bar Jacket, mostra alle donne l’essenza di una nuova estetica, la via di una nuova femminilità. Nasce così il New Look, presentato per la prima volta nell’atelier della maison francese, al n. 30 di Avenue Montaigne il 12 febbraio 1947. La giacca prende vita da una straordinaria e innovativa idea dello stilista e in maniera del tutto casuale. Il grande couturier disegna infatti, su di un fazzoletto del bar dell’Hotel Plaza Athénée di Parigi, il primo bozzetto della sua iconica “Giacca Bar”.

Il completo in shantung di seta color crema riceve immediatamente apprezzamenti da tutta la stampa presente alla sfilata a Parigi. Fa parte della collezione Corolle ed En Hiut, fatta di vestiti opulenti e romantici, che ottengono subito un’ istantanea popolarità. Gli abiti Dior vogliono in qualche modo rappresentare una svolta rispetto agli anni della seconda guerra mondiale.

ph. credit Dior

Il giorno successivo alla sfilata Carmel Snow, caporedattrice della rivista americana Harper’s Bazaar, descrive Dior utilizzando l’espressione “New Look“.

La giornalista utilizza per la prima volta un termine inglese per definire ciò che lei considera il massimo della haute couture francese. Il concetto di New look diventa con il tempo indelebilmente associato allo stile Dior. La rivoluzionaria collezione, universalmente nota come New Look, ha un immediato e grandissimo successo, influenza la moda a venire, e riporta lustro ne La Ville Lumiere, come capitale della moda, reputazione appannata dopo il secondo conflitto mondiale.

Tutti gli stilisti che si sono succeduti a Christian Dior hanno reso omaggio alla Dior Bar Jacket. Yves Saint Laurent ne ha allungato le misure fino al ginocchio dando alla giacca una nuova silhouette che chiama “linea Trapeze”, discostandola dagli stilemi dell’eleganza borghese. Yves, grazie alla sua visione radicale dell’eleganza francese di alta classe, scuote i codici stilistici della maison.

Marc Bohan, Direttore Creativo di Dior fino al 1989, addolcisce le linee e i volumi, grazie ad un’estetica raffinata che riscuote successo persino con Grace di Monaco e con Sophia Loren.

Gianfranco Ferrè crea una versione senza maniche, grazie al suo inconfondibile stile architettonico, mantenendo però la chiusura a tre bottoni e lo shantung di seta. Un’interpretazione intrisa dall’esuberanza propria del designer italiano. John Galliano l’ impreziosisce grazie ai pizzi e ai broccati. Persino Raf Simons, Maria Grazia Chiuri e Kris Van Assche si cimentano nel creare la loro particolare Dior Bar Jacket, attualizzandone la forma, ma ispirandosi sempre all’estetica del grande couturier Christian Dior.

Dior Bar Jacket oggi

La Dior Bar Jacket nel 2020 riflette il gusto di Maria Grazia Chiuri, che la rende protagonista della sue collezioni. Linee maschili, contaminazioni denim sono le declinazioni nel ready to wear della stagione invernale, mentre la rafia, la seta, i ricami caraibici tradizionali compaiono nella Dior Cruise 2020.

Tra gli ultimi modelli troviamo la Dior Bar Jacket beige realizzata in luminosa gabardine di cotone. L’intramontabile modello Bar viene reinterpretato in ogni stagione da Maria Grazia Chiuri. Questa versione presenta l’audace firma Christian Dior sul retro. Il modello aderente è caratterizzato da pince e revers classico, abbottonatura monopetto sul davanti e tasche  con pattina in vita. Il capo può essere indossato persino sopra una T-shirt per creare un look casual. Un simbolo di movimento verso l’avvenire rispettando sempre l’invenzione del 12 febbraio 1947.

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Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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