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Coronavirus mascherine: ipotesi obbligo per tutto agosto, discoteche ferme

Il Governo Conte sta lavorando alla proroga fino al 31 agosto dell’obbligo di indossare le mascherine contro il coronavirus. Sarebbe questo, sostiene online l’Ansa, l’orientamento dell’Esecutivo. Conte e i suoi ministri stanno in queste ore mettendo a punto il nuovo Decreto sulle misure anti-Covid.

Discoteche? Riapertura difficile

La decisione potrebbe arrivare già domani 7 agosto. Il nuovo provvedimento dovrebbe confermare molte delle restrizioni attuali, tra cui il “no” alla riapertura delle discoteche. “La dialettica democratica anche se aspra rende il paese più forte nell’affrontare una passaggio cosi difficile” ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa al Senato del 6 agosto.

Nel mondo 700mila vittime

“Il contesto è tutt’altro che semplice perché nel mondo è sicuramente il momento più difficile con oltre 700mila decessi, e anche all’interno dell’Unione europea la situazione è tutt’altro che tranquilla”. “L’Italia – ha aggiunto Speranza – è messa meglio per la situazione epidemica e questo è un risultato di tutto il Servizio sanitario nazionale. Lo ha reso possibile il comportamento dei nostri concittadini.”

Ottobre, mese decisivo

“Altre attività riapriranno con il prossimo Dpcm (Decreto del presidente del consiglio, ndr.), l’idea è far ripartire attività fieristiche e navi da crociera”, ha spiegato il ministro Speranza. L’Istituto Superiore di Sanità e il ministero della Salute – ha reso noto Speranza – hanno completato un lungo lavoro sulle linee guida generali per la ripresa di ottobre. Si è provveduto a trasmettere al Comitato tecnico scientifico tutto quanto, poi il documento sarà inviato alle Regioni e costituirà l’orizzonte con cui affrontare la fase della ripresa. “Era una richiesta arrivata dal Parlamento e mi fa piacere oggi qui darne riscontro”, ha sottolineato infine il ministro.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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