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Whatsapp, messaggi “in scadenza”: si autodistruggono dopo 7 giorni

Si chiamano “expiring messages”. Sono i messaggi su Whatsapp che si autodistruggeranno. La notizia, riportata dal Paolo Travisi online sul Messaggero, proviene dal sito Wabetainfo, secondo il quale nel 2021 la piattaforma di messaggistica istantanea più usata al mondo renderà possibile questa funzione.

Questa possibilità, richiesta da tempo dagli utenti di Whatsapp e già presente su Telegram, secondo Wabetainfo consentirà di non preoccuparsi più dei messaggi precedenti. Dopo sette giorni dall’invio si cancelleranno automaticamente.

Un’opzione che sarà estesa, in contemporanea, sia nella chat del mittente che in quella del destinatario. E del messaggio non vi sarà più alcuna traccia.

Resta da chiarire se la modalità “expiring message” sarà valida solo per gli amministratori dei gruppi o anche per le chat tra singoli utenti. È indubbio, infatti, che i gruppi sono più difficili da gestire. Basti pensare alle chat di scuola o di lavoro dove ogni giorno vengono scambiati decine se non centinaia di messaggi, per capire l’utilità di questa funzione.

Al momento si sa solo che l’opzione potrà essere attivata o spenta. Per ora, tuttavia, neanche scaricando l’ultima versione di Whatsapp si avrà questa possibilità. Dovrebbe essere sviluppata e rilasciata non prima del 2021.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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