Il Maestro Roberto Capucci, definito da Christian Dior “il miglior creatore della moda italiana”, porterà la sua arte al Festival di Due Mondi di Spoleto. Il 28 agosto 2020, infatti, in occasione dello spettacolo “Le creature di Prometeo | Le creature di Capucci.“, il grande couturier sarà protagonista con una serie di costumi dal forte impatto visivo. Suggestive creazioni da poco esposte nella mostra “Capucci Dionisiaco. Disegni per il teatro” a Firenze.

Roberto Capucci è un’icona planetaria dell’alta moda.

Le sue creazioni, ospitate nei musei di tutto il mondo, sono sculture plastiche, ma anche dei tourbillons di plissé. Perfetti giochi di movimento usciti da fontane sgorganti non d’ acqua, bensì di preziosissimi taffetà. Sono sete in sfumature originalissime che persino l’arcobaleno faticherebbe ad annoverare.

Gli abiti scultura del designer oggi sono patrimonio dei Beni Culturali e girano nelle più importanti istituzioni d’arte. Osare l’impossibile non è mai stato un problema per il grande Maestro d’alta moda.

Roberto Capucci festeggerà il prossimo 2 dicembre 90 splendide primavere, 70 delle quali passate a creare abiti per l’universo femminile che resteranno nella storia del costume della moda. Al 63 esimo Festival dei Due Mondi di Spoleto sono quindici i costumi disegnati per il concerto in forma scenica sulla partitura di Ludwig van Beethoven, realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova e con il Festival dei Due Mondi, a cura di Daniele Cipriani, che debutterà in prima mondiale in Piazza Duomo a Spoleto.

ph. credit: Gallerie degli Uffizi

 

Capucci e Beethoven dialogheranno insieme in una serata magica, proprio nel 250° anniversario della nascita del compositore tedesco.

Sulle celebri note di Ludwig van Beethoven, eseguite dall‘Orchestra del Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni, Roberto Capucci vestirà di coloratissime creazioni la Compagnia Daniele Cipriani, sui movimenti coreografici di Simona Bucci e tra le proiezioni di Maxim Derevianko. Da un lato c’è Ludwig van Beethoven con l’unica tra le sue opere nata per il balletto: la composizione in due atti Le Creature di Prometeo, Op.43.

Dall’altro troviamo Roberto Capucci, maestro dell’alta moda internazionale, innovatore di stile capace di far dialogare gli abiti con la natura, l’arte e l’architettura, qui protagonista con una serie di bozzetti dal forte impatto visivo, da poco esposti nella mostra a lui dedicata alla Galleria degli Uffizi, in occasione del 93° Pitti Immagine Uomo a Firenze.

Su ben ottocento bozzetti, disegnati da Capucci in tempi record, quindici sono diventati costumi. Esseri fantastici, dionisiaci, dotati di spirali, artigli rapaci, fiori, espressioni raffinate dell’haute couture.

ph. credit: Gallerie degli Uffizi

I due processi artistici si incontrano in questa occasione nella loro natura indipendente, distanti nella storia e nella fonte ispiratrice.

I due mondi si ritrovano in una dimensione metaforica: quella della potenza musicale ispirata alla mitologia, e quella di creature “altre”, che come efuvi appaiono per poi
sparire nell’immaginario onirico. In occasione del concerto, le creazioni di Roberto Capucci segneranno un sorprendente repertorio di costumi maschili ispirati dall’idea di una messinscena onirica. Musica e moda insieme, dunque, in un duplice e originale omaggio al genio creativo e alla potenza immaginativa dell’arte.

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