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Ponte Morandi, due anni fa la tragedia: il monito di Mattarella

Due anni fa, alle 11:36 del 14 agosto 2018, crollava il Ponte Morandi a Genova. Lo scorso 3 agosto il nuovo Ponte Genova San Giorgio è stato inaugurato dal presidente della Repubblica. Oggi si terrà una cerimonia per ricordare le 43 persone – di molte città e anche straniere -, che persero la vita nel crollo improvviso del Ponte. Sarà presente anche il premier Giuseppe Conte.

Mattarella: “Cultura della sicurezza”

Alle 9 si svolge la cerimonia religiosa, poi quella privata organizzata dai familiari delle vittime. Nel pomeriggio sarà scoperta una targa con i 43 nomi delle vittime. In serata, infine, tre fiaccolate in diverse zone della città. In una lettera al quotidiano genovese Il Secolo XIX, e riportata anche da La Stampa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato a “sviluppare e ricostruire una affidabile cultura della sicurezza”. Una cultura “di adeguata manutenzione e del controllo che coinvolga e responsabilizzi imprese, enti pubblici, istituzioni locali e nazionali, università, mondo della ricerca”.

L’incontro con i familiari delle vittime

Nella lettera al Secolo XIX il capo dello Stato ha rievocato l’incontro con i familiari delle vittime del Ponte Morandi, avuto poco prima dell’inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera. E sottolinea la loro “giusta richiesta di verità e giustizia per i propri cari, inghiottiti dal crollo del Ponte”. Una richiesta che è stata accompagnata dalla forte e sofferta esortazione che vengano in ogni modo evitati in futuro disastri simili con nuovi lutti e nuove vittime”.

Conte: “Mai più una tragedia così”

Una “tragedia del genere” non si deve ripetere più, dice il premier Conte intervistato da La Stampa. “La partecipazione dello Stato in Autostrade va in questa direzione – osserva – perché contribuirà ad assicurare più controlli e sicurezza sulla nostra rete”. “Le nostre infrastrutture sono un bene pubblico prezioso – sottolinea -, non consentiremo più che questo principio venga calpestato”. Ai famigliari delle vittime dice: “Garantisco l’impegno a una più scrupolosa attenzione per le infrastrutture pubbliche”.

Bucci: “Da Genova un monito a tutti”

“Oggi la giornata sarà tutta per il ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi, anche la targa che scopriremo a Tursi ha questo significato – ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci – . Ma deve partire un messaggio, un monito, affinché si trovino le risorse umane, finanziarie e tecnologiche per far sì che le infrastrutture non siano solo belle ma anche sicure”.

Il Ponte Morandi nel 2019 durante la demolizione

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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