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Ferragosto 2020, controlli rafforzati: spiagge, locali e treni nel mirino

Un Ferragosto che non può essere come tutti gli altri: l’Italia vive oggi la tradizionale festa d’estate nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus, tutt’altro che superata. Scattano controlli nei locali, presso le discoteche, sulle spiagge.

Il timore di nuovi focolai

Si rafforzano su tutta la linea le misure di sicurezza per evitare eccessi ma soprattutto situazioni non sicure dal punto di vista sanitario. L’obiettivo è di evitare lo scoppio di nuovi focolai di coronavirus.

Il Covid non è mai sparito

Sì certo, il Covid-19 non colpisce più come a marzo e ad aprile ma il virus non è scomparso. E torna a colpire. È di questi giorni l’allarme di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico che affianca il governo Conte, dalle pagine del Corriere della Sera: “Adesso sono i giovani che finiscono in terapia intensiva”.

1500 agenti sui treni

Sono perciò intensificati i servizi della Polizia, in particolare della ferroviaria, in concomitanza con i giorni di massimo flusso turistico e vacanziero. Ogni giorno nelle stazioni e sui treni operano oltre 1500 agenti. Questa presenza costante, orientata alla prevenzione dei reati e a garantire che i viaggi dei cittadini avvengano in piena sicurezza, ha consentito nelle sole prime due settimane di agosto di identificare oltre 110.000 persone, di arrestarne 33 e di denunciarne 323.

Evitare assembramenti

Un occhio di riguardo è rivolto al rispetto delle misure di contenimento del Covid-19 per evitare assembramenti. Numerose le operazioni straordinarie, denominate “alto impatto”. Le forze dell’ordine operano con unità cinofile, metal detector e smartphone con lettura ottica in tempo reale dei documenti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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