“Voleva sposarmi. Mi ha donato molto denaro“. Fanno scalpore in questi giorni d’agosto le rivelazioni alla stampa di non pochi segreti finanziari e amorosi sull’ex re Juan Carlos. Inconfessabili segreti che ha divulgato la nobile tedesca Corinna Larsen, per anni amante del sovrano. E oggi sua nemica dopo la fine della liason nata nel corso di una battuta di caccia.
Felipe VI, il figlio di Juan Carlos e attuale sovrano spagnolo, sta cercando in ogni modo di correre ai ripari. Quantomeno per non restare coinvolto nella rovinosa caduta del mito popolare del padre.
Un tempo sovrano amatissimo, simbolo del ritorno del Paese alla democrazia dopo la dittatura fascista di Franco, Juan Carlos è accerchiato da inchieste giudiziarie che lo chiamano in causa per presuntacorruzione.
Così l’ex re ha abbandonato la Spagna e si è ritirato all’estero. Un autoesilio dorato. Qualche giorno fa il sito spagnolo Nius Diario ha pubblicato suoi scatti ad Abu Dhabi.
Secondo il giornalista Jaime Velasquez, il successo su Spotify della serie XRey, creata da Álvaro de Cózar, che racconta fatti inediti della vita di Juan Carlos, è una prova provata della disaffezione del popolo per Juan Carlos. “La gente lo aveva fatto diventare un monumento nazionale”, dice de Cózar. “Il problema è che quando metti qualcuno su un piedistallo, la caduta è ancora più grande”.
Non sono pochi i fantasmi che agitano il passato del vecchio monarca ottantenne. La misteriosa morte accidentale del fratello Alfonso per un colpo d’arma da fuoco. Il suo percorso politico all’ombra del dittatore Franco. E poi la passione sfrenata per il lusso e le donne. Proprio da una delle sue numerose amanti sono arrivati i guai con la giustizia. E le accuse di corruzione, tangenti, fondi neri per decine e decine di milioni.
Tutto è cominciato dalle rivelazioni della nobile tedesca Corinna Larsen al comissario di polizia Josè Manuel Villarejo. Non è stata ancora formalizzata alcuna accusa contro l’ex re, né in Svizzera né in Spagna. In particolare la procura spagnola vaglierà solo eventuali condotte scorrette dopo il 2014 quando, abdicando, Juan Carlos ha perso l’immunità di capo di Stato. Dal canto suo Juan Carlos ha detto che questo “viaggio” all’estero è solo temporaneo e che vuole tornare in patria. Spera di riabilitare il suo nome, ma non sarà semplice.
Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.