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L’anello di fidanzamento di Lady Diana: il mistero del gioiello segreto

Il 31 agosto ricorre l’anniversario della tragica morte di Lady D. A 23 anni dalla sua scomparsa il mistero dell’anello di fidanzamento di Diana, regalatole dal compagno Dodi Al Fayed, viene di nuovo a galla. Le importanti rivelazioni vengono fornite da Alberto Repossi, capostipite della prestigiosa maison di lusso di alta gioielleria. Proprio a lui fu affidato il compito di fornire il monile preziosissimo, un gioiello unico. La scelta dello stesso conferma che la storia d’amore tra Diana e Dodi non era una laison passeggera, ma una relazione importante. A breve infatti sarebbe subentrato l’annuncio di un relativo fidanzamento ufficiale. “Dimmi di sì”, questo era il nome del prezioso scelto dalla coppia, pezzo forte di una linea di gioielli di fidanzamento ispirati agli ‘anelli da cocktail degli anni Trenta.

Anello di fidanzamento Diana: le scottanti rivelazioni di Repossi

Intervistato alcuni giorni fa dal Corriere della Sera, Repossi torna a puntare l’attenzione su alcuni momenti indimenticabili dell’esistenza della Principessa del Galles, ma soprattutto sull’anello di fidanzamento di Diana. Gli ultimi istanti di vita che precedono l’atroce fine dello schianto avvenuto nella galleria che passa sotto il Ponte de l’Alma di Parigi nel quale perse la vita anche il suo compagno, sono stati infatti analizzati nel dettaglio negli anni.

Dal racconto di Repossi si evince che Dodi non era solo un ripiego per Diana, che in quel periodo cercava di dimenticare Hasnat Khan, il cardiochirurgo pachistano di cui la Principessa del popolo sembrava essere follemente innamorata. Sembra infatti che la Lady D, da lì a breve, avesse intenzione di annunciare al mondo intero la sua unione ufficiale con Al Fayed.

anello Repossi “Dimmi di sì”

 

“Sono passati 23 anni ma non riesco a dimenticare quell’incontro con Diana a St Tropez, di mattina presto, per l’anello di Dodi Al Fayed», confida Repossi il Corriere, che aggiunge:

«Diana e Dodi erano in crociera sul loro yacht lungo il Mediterraneo, attraccarono a Monaco e la principessa arrivò davanti alla vetrina della nostra boutique accanto all’Hotel Hermitage. Senza neppure entrare indicò un anello che l’aveva catturata, un anello della collezione Dis-moi oui, Dimmi di sì.”

“Poi mi chiamarono per fissare un appuntamento a St Tropez dove erano diretti, per definire la scelta e la misura dell’anello. Così mi presentai qualche giorno dopo nel piccolo hotel di St Tropez e con sorpresa mi ritrovai davanti Dodi e Diana. Erano soli, senza il solito seguito di bodyguard… in un albergo semi deserto ancora, data l’ora, la conversazione durò 15-20 minuti, non avevamo molto tempo».

Il fidanzamento di Lady Diana e Dodi Al Fayed

Diana e Dodi Al Fayed erano in procinto di annunciare il loro fidanzamento ufficiale.

«Dodi e Diana mi chiesero di poter ritirare l’anello messo a misura dell’anulare della principessa, per il 30 agosto, perché l’1 settembre dissero ci sarebbe stato un annuncio importante, un fidanzamento”, afferma Repossi, che riguardo la Principessa spiega:

«Lei era bella, sembrava serena anche se non raggiante…il più emozionato era lui Dodi, più emozionato persino di me che mi trovavo davanti alla donna più inseguita, ammirata al mondo.»

L’indimenticabile bellezza ed eleganza di Diana ed i misteri a lei legati

Dopo l’incidente, non si hanno notizie certe dell’anello di fidanzamento di Diana. Repossi aveva firmato un accordo di riservatezza per cui per diverso tempo non ha avuto alcun ruolo nel processo sulla ricostruzione dei fatti. Soltanto diversi anni dopo decise di parlare, interrogato più volte da Scotland Yard, ma del gioiello neanche il suo venditore sa del suo destino. Il mistero del prezioso non fa che aumentare ancora di più il mito del fascino indelebile e della triste scomparsa di Lady D, proprio a pochi giorni della funesta ricorrenza.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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