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Usa, infuria l’uragano Laura: onde alte 6 metri e venti a 240 all’ora

L’uragano Laura spaventa gli Stati Uniti. Nel pieno della stagione dei cicloni, il sud del Paese deve affrontare in queste ore quella che appare come una delle peggiori tempeste degli ultimi anni (nella foto in alto, tratta dall’account Twitter del National Hurricane Center degli Usa).

Nelle prime ore di giovedì 27 agosto l’uragano Laura, un ciclone di categoria 4 “estremamente pericoloso”, è arrivato in Louisiana. Il vicino Texas trema. Venti fino a 240 chilometri orari, piogge torrenziali e onde marine potenzialmente alte più di 6 metri si stanno abbattendo sulle città e sulle coste.

Le autorità reputano Laura non meno devastante di Katrina, ovvero dell’uragano di categoria 5 che nel 2005 provocò quasi 2mila morti. Quel ciclone seminò distruzione fra New Orleans in Louisiana, il Mississippi e l’Alabama. Katrina è passato alla storia come uno dei cinque uragani più terrificanti che si siano mai abbattuti sugli Usa.

Adesso, di fronte al ciclone Laura, si teme il peggio. Ovvero che una situazione simile a quella di 15 anni fa possa ripetersi. I residenti che in questi ultimi giorni non hanno rispettato l’ordine di evacuazione dalle loro case devono fronteggiare onde potenzialmente alte più di sei metri, come abbiamo detto. Il che significa basse probabilità di sopravvivenza.

La tempesta ha toccato terra poco dopo l’una del mattino (ora locale) a Cameron, in Louisiana. Il National Hurricane Center aveva già avvertito che si tratta di una tempesta alla quale non si può sopravvivere (“unsurvivable“). E se è vero che i venti hanno una velocità massima di 240 chilometri orari, le raffiche possono essere ancora più potenti e distruttive.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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