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“Melania voleva bloccare Ivanka”: un libro svela la guerra fra le donne di Trump

Alla Casa Bianca non è facile dormire sonni tranquilli. E il presidente Trump, fra un meeting, un comizio e un incontro internazionale, deve fare i conti con una guerra sotterranea. Quella che sarebbe in corso, fin dal momento della sua elezione nel 2016, tra la figlia Ivanka e la moglie Melania.

Un “cordiale” odio reciproco

Le due donne, stando a quanto scritto nel libro in uscita Melania & Me, di Stephanie Winston Wolkoff, amica di lunga data della First Lady, si detestano profondamente. E sono in continua competizione. In particolare sembra che Ivanka abbia fatto di tutto, negli ultimi anni, per mettere in cattiva luce agli occhi del padre la sua consorte. Con l’obiettivo di isolarla e renderla sempre meno influente sulle scelte della presidenza. Melania dal canto suo considererebbe la figliastra e i suoi alleati come “serpenti”. Anche la First Lady non avrebbe fatto economia di strali verso la rivale.

“Operation Block Ivanka”

La “principessa”, come Melania chiama Ivanka, doveva ricevere uno stop brutale al suo attivismo. Perciò Melania, secondo le rivelazioni di Stephanie Winston Wolkoff, avrebbe varato l’Operation Block Ivanka. L’obiettivo della moglie del presidente era addirittura di estromettere la First Daughter durante il giorno del giuramento di Donald Trump, nel gennaio 2017.

Il presidente in campagna elettorale

In questi giorni, sempre più caldi sul fronte elettorale per Trump, la stampa americana ha diffuso alcuni estratti scottanti del volume Melania and Me: My Years as Confidant, Advisor and Friend to the First Lady. Ma il presidente appare per il momento concentrato sulla campagna elettorale. “L’agenda di Joe Biden è ‘made in China’, la mia è ‘made in Usa'” ha tuonato il 27 agosto davanti a oltre un migliaio di persone. Elettori riuniti sul prato della Casa Bianca, senza rispetto del distanziamento sociale e senza mascherine.

La figlia in pole per la successione

Si trattava del discorso con cui Trump ha formalmente accettato la (scontata) nomination alla Casa Bianca per un secondo mandato, come leader dei repubblicani. A introdurlo è stata la figlia Ivanka. Tramite il suo intervento la First Daughter di fatto si candida a succedere al padre. Si attende la prossima mossa della rivale: la First Lady Melania.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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