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Berlusconi lascia il San Raffaele: “Anche questa volta l’ho scampata, Covid prova più difficile della mia vita”

“Grazie per essere qui, è stata la prova più pericolosa della mia vita”. Così Silvio Berlusconi, oggi 14 settembre lasciando l’ospedale San Raffaele di Milano dopo 11 giorni di ricovero. “Anche stavolta l’ho scampata bella”, ha detto l’ex premier in dialetto milanese invitando tutti a non sottovalutare i rischi di questo virus. “La condivisione che ho sentito attorno a me mi ha consentito di superare i momenti più difficili”.

Appello alla responsabilità

“Ognuno di noi è esposto al rischio di contagiare gli altri, rinnovo a tutti l’appello alla massima responsabilità personale e sociale“, ha ribadito Berlusconi. “Il mio pensiero va prima di tutto ai tanti ammalati di Covid e alle loro famiglie”, ha aggiunto, ricordando che “nelle scorse settimane prima di ammalarmi avevo lanciato numerosi appelli a non sottovalutare il pericolo”. “Il professor Clementi ha studiato il mio tampone ed è sorpreso dall’entità della carica virale, la più alta tra le decine di migliaia conservate al San Raffaele”, ha aggiunto. “Fortunatamente quando me lo hanno comunicato ero già nella fase di recupero della polmonite bilaterale, che mi rendeva tra i soggetti più a rischio”.

Gli auguri agli studenti in classe

L’Italia non può restare ferma, sarebbe una catastrofe economica senza precedenti”, ha ancora detto Berlusconi, chiedendo al tempo stesso la massima attenzione. “Rinnovo l’appello a tutti per la massima attenzione”, ha avvertito. “Ho provato in prima persona che fino a quando il virus non sarà debellato ognuno di noi è esposto al rischio di essere contagiato e contagiare gli altri”. “Oggi è il giorno in cui milioni di bambini e ragazzi ritornano a scuola. Un segno importante del ritorno alla normalità ma è un passaggio delicatissimo. A loro va il mio affettuoso in bocca al lupo ma con il forte richiamo al rispetto rigoroso dei comportamenti corretti. Fatelo per voi stessi, i vostri amici, i genitori e i nonni che potreste contagiare“, ha sottolineato infine il leader di Forza Italia.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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