Paola Cortellesi è “Petra”, da oggi su Sky Cinema: «Ho letto tutti i romanzi di Alicia, li amo»
Libera. Schietta. Determinata. Arguta. “È la donna che molte di noi vorrebbero essere”. Con queste parole Paola Cortellesi descrive l’ispettore Petra Delicato, protagonista della nuova serie targata Sky Original (realizzata con Cattleya, in associazione con Barlebyfilm) in onda per quattro lunedì di seguito a partire dal 14 settembre, alle 21:15 su Sky Cinema.
Tratta dai celebri romanzi della scrittrice spagnola Alicia Gimenez-Bartlett (romanzi scritti negli anni Novanta e pubblicati da Sellerio a partire dal 2002), “Petra” è una serie di genere crime con quattro misteri da svelare in quattro puntate: una serie che dimostra una volta di più la grande versatilità di Paola Cortellesi, capace di affrontare i personaggi più disparati e di tuffarsi senza paura nei generi più diversi.
Paola Cortellesi è Petra Delicato nella nuova serie Sky Original “Petra”
“Ho letto i meravigliosi romanzi di Alicia e mi sono innamorata di questo personaggio” ha dichiarato l’attrice durante la conferenza stampa di presentazione della serie. “Petra è una donna che sceglie sinceramente di essere ciò che è, fuori dagli schemi, senza nessun tipo di legame: dall’archivio della mobile di Genova, si ritrova catapultata a risolvere casi gravissimi, in prima linea. Le sue sono scelte che comportano difficoltà; lei è invisa alla maggior parte delle persone che frequenta, è dura. Non doversi comportare in modo da accontentare gli altri, è qualcosa che riguarda le vite di tutti noi, aldilà del mestiere che si fa: riuscire a rinunciare a tutto ciò è segno di grande forza”.
Maria Sole Tognazzi: “Lavorare con Paola Cortellesi è stata per me un’occasione imperdibile”
Dietro la macchina da presa, per la prima volta al lavoro su una serie TV e per la prima volta alle prese con il genere crime, c’è Maria Sole Tognazzi, il cui sguardo attento e sensibile ci aveva già regalato personaggi femminili particolari e fuori dai cliché in film come “Viaggio sola” del 2013 e “Io e lei” del 2015. Per lei particolarmente soddisfacente è stata la possibilità di dirigere di nuovo Paola Cortellesi, protagonista del suo film d’esordio “Passato prossimo” del 2003.
“Quando Riccardo Tozzi (fondatore e amministratore delegato di Cattleya, ndr) mi ha chiamato e mi ha parlato del progetto, facendo il nome di Paola come possibile protagonista, io avevo già letto tutti i romanzi di Alicia” ha affermato in conferenza la cineasta. L’idea di poter rilavorare con Paola è stata per me un’occasione imperdibile, e ho accettato la sfida. Ho subito riletto i primi quattro romanzi di Gimenez-Bartlett (da cui sono tratti i quattro episodi della serie) e ho trovato proprio gli elementi e i personaggi femminili cui sono legata, che ho raccontato in alcuni miei film.
Per me la sfida era duplice: affrontare per la prima volta la serialità televisiva (anche se in questo caso si tratta di quattro episodi che hanno una lunghezza simile a un film) e lavorare su sceneggiature che non avevo scritto io. Quello che ho cercato di fare è stato capire come raccontare le vicende di Petra, fatte di humour e suspense, e che tono dargli: è stato un lavoro di gruppo fantastico, in cui ci siamo impegnati tutti (nei rispettivi settori) a rimanere il più possibile fedeli all’opera originale”.
Maria Sole Tognazzi è la regista della serie Sky Orignal “Petra”
Uno degli elementi di forza di “Petra” (cinque mesi di riprese, un centinaio di location scelte oltre a Genova e Roma, circa seicento comparse coinvolte) è sicuramente il rapporto che si viene a instaurare tra la protagonista e il suo diretto sottoposto e aiutante, il vice-ispettore Antonio Monte, magnificamente interpretato da Andrea Pennacchi (attore e drammaturgo).
Nonostante una diffidenza iniziale, tra i due si sviluppa un legame che va al di là dell’amicizia e non ha natura sentimentale: Antonio, vedovo e chiuso da anni a qualsiasi relazione sentimentale, con la presenza di Petra trova una nuova spinta vitale e la voglia di rimettersi in gioco sia come poliziotto che come uomo. Petra, sempre franca, senza filtri, estremista dell’indipendenza emotiva, impara ad accettare il sostegno di Antonio che le fa capire che tutti abbiamo bisogno degli altri, e che aprirsi non è necessariamente un segno debolezza.
“Sono stato felice di partecipare a questo bellissimo progetto, che mi ha colpito da subito” ha confermato Andrea Pennacchi all’incontro stampa romano. “Nella serie è bello vedere come cresce e si costruisce il rapporto tra Petra e Monte, un personaggio cui mi sono affezionato all’istante, che ho sentito vicino dal momento in cui mi si è presentato. Monte è un uomo vecchio stampo, uno che ha un approccio tradizionalista al lavoro, è ligio alle regole, rispettoso delle gerarchie.
È un personaggio vivo e credibile, non unidimensionale, e acquisisce ancor più vita quando si trova a interagire con questa donna che all’improvviso piomba nella sua esistenza. È interessante vedere come Petra e Monte all’inizio si studino e si annusino, e a poco a poco capiscano che insieme possono formare un piccolo branco, cacciare insieme e difendersi l’un l’altro.”
Andrea Pennacchi è Antonio Monte, vice-ispettore e spalla di Petra Delicato
Nonostante qualche incertezza iniziale sulla location scelta per ambientare le storie della sua Petra (la Barcellona dei romanzi si trasforma in una Genova insolita e affascinante, magnificamente ripresa da Maria Sole Tognazzi), l’autrice Alicia Gimenez-Bartlett si è detta assai entusiasta della versione televisiva tratta dalle sue storie.
“All’inizio del progetto mi sembrava stranissimo il fatto che avessero deciso di escludere Barcellona dalla serie” ha commentato la scrittrice, in collegamento telefonico dalla Spagna. “Quando poi ho visto le immagini di Genova, la casa di Petra e le altre ambientazioni, ho capito i motivi della scelta e mi sono subito convinta che fosse l’opzione più giusta. Ho trovato Paola fantastica e perfetta per il ruolo, perché è bella ma non è una bambola, è simpatica e ironica, ha il physique du rôle. Poi quando sono andata sul set a Genova, e ho avuto modo di vedere tutta la squadra al lavoro, sono rimasta colpita dall’ordine femminile imposto da Maria Sole, dalla sua grinta e dalla fermezza con cui comandava la sua squadra. E’ stato fantastico!”
Alicia Gimenez-Bartlett soddisfatta della trasposizione sullo schermo dei suoi romanzi con Petra
Un lavoro di squadra davvero notevole quello svolto da cast e produzione di “Petra”, che per portare sullo schermo le pagine di Alicia Gimenez-Bartlett hanno ingaggiato un tris di sceneggiatori collaudati e talentuosi: Giulia Calenda, Ilaria Macchia e Furio Andreotti hanno dovuto confrontarsi con la difficoltà di tradurre in immagini i personaggi conosciuti da milioni di lettori in tutto il mondo.
“Eravamo tutti già fan dei romanzi di Alicia” ha commentato Giulia Calenda. “Abbiamo dovuto affrontare un lavoro di adattamento visto che i romanzi sono ambientati negli anni 90, ma tengo a dire che il fascino principale di questo personaggio è il suo essere pervasivo, ognuno di noi si riconosceva in lei. Inoltre, siamo rimasti tutti affascinati dal suo essere contraddittoria, dalla sua libertà totale e dal suo essere un personaggio archetipo del tutto nuovo. Petra è una di noi, e questa è la sua forza”.
“Petra”, in onda dal 14 settembre per quattro lunedì alle 21:15 su Sky Cinema
“La sfida tecnica più difficile per noi è stata quella di adattare le tecniche investigative usate da Petra e da Monte, tecniche che nei romanzi erano quelle degli anni 90” ha continuato Ilaria Macchia. “Abbiamo avuto un consulente cui ci siamo rivolti, che ci ha aiutato molto portandoci nel mondo dell’investigazione contemporanea. Sin dall’inizio comunque abbiamo fatto la scelta di attribuire a Petra un metodo investigativo che ha a che fare con lei stessa: lei usa la sua sensibilità, la sua esperienza personale, il suo metodo di ragionamento per risolvere i casi, tutti elementi già presenti nei romanzi che abbiamo voluto mantenere e rafforzare”.
“Petra”, su Sky Cinema la nuova serie con Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi
“È stato un lavoro molto interessante, che ci ha regalato grandi soddisfazioni” ha concluso Furio Andreotti. “Quello di Petra è un personaggio nuovo per a TV italiana, che si discosta ad esempio da Imma Tataranni (“Imma tataranni sostituto procuratore”, la fiction di RaiUno interpretata da Vanessa Scalera, ndr) perché Petra ha deciso di essere sola, è isolata per sua stessa scelta mentre Imma deve vedersela con tutta una serie di dinamiche familiari complesse. Petra ha vissuto le relazioni e le ha rifiutate, ha due matrimoni alle spalle ma nel momento in cui la incontriamo ha deciso di vivere e rispettare solo se stessa. In questo si discosta da Imma, con la quale ha in comune solo il lavoro e il caratteraccio”.
Primo crime firmato da Sky insieme a Cattleya, “Petra” dimostra la continua ricerca da parte di Sky di storie nuove da raccontare e di titoli di genere, come conferma l’Executive Vice President Programming di Sky Italia Nicola Maccanico. “’Petra’ per Sky rappresenta tre cose importanti: Innanzitutto vogliamo lavorare sulla varietà di generi e su un prodotto più largo, vogliamo fare di Sky una casa in cui anche il pubblico abituato a vedere cose più strutturate, rispetto a serie complesse, con la qualità di Sky.
Poi, Sky vuol essere la casa dei talenti italiani, e qui ne abbiamo tanti, in tutti i settori. Infine, la prevalenza femminile è un aspetto molto importante per noi. Crediamo nella centralità delle donne, siamo convinti che le donne siano in grado di eccellere e attrarre un pubblico anche maschile con le loro storie. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto, e crediamo che l’esempio di “Petra” non rimarrà isolato. “Petra”inaugura una stagione di Sky in cui le donne saranno sempre più centrali, ma non in una logica distintiva rispetto agli uomini”.
“Petra”, dietro la macchina da presa c’è Maria Sole Tognazzi al suo primo impegno per la TV
“’Petra’ è un’operazione che ci somiglia molto, è interdisciplinare, da sempre come Cattleya ci muoviamo tra letteratura, serialità e cinema” ha aggiunto Riccardo Tozzi, fondatore e amministratore delegato di Cattleya, partner di Sky Original nell’operazione. “In questo caso abbiamo portato alla serialità una grande star e una grande regista del cinema italiano, e abbiamo lavorato con la qualità che viene dagli ambiti cinematografici. Da un po’ volevamo portare in TV un detective donna, che avesse una forte componente umana.
Abbiamo subito pensato ai romanzi di Alicia, siamo andati a trovarla a Barcellona, e tra noi c’è stato immediatamente un colpo di fulmine. Il principale problema che avevamo era la location: all’inizio avevo in testa un’altra città, poi la nostra squadra editoriale ha proposto Genova e ho capito che era la scelta giusta: è una città di mare, piena di storia, con fascino unico, un retroterra industriale. La collaborazione della Genova-Liguria Film Commission ci ha permesso di presentare una Genova varia e attraente, è stato un lavoro molto bello e stimolante”.
Il giudizio passa ora al pubblico, ma sembra già prevedibile che alle quattro prime avventure di Petra ne seguiranno delle altre!