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Riaprono gli stadi e gli Internazionali di tennis, Spadafora: “Mille spettatori al massimo”

Italiani di nuovo sugli spalti degli stadi e non solo. Già a partire dalle semifinali e dalle finali degli Internazionali di tennis di Roma. “Potranno assistere mille spettatori a tutte le competizioni sportive che si terranno all’aperto”.

Le regole una volta entrati

Così oggi 18 settembre il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha annunciato quella che di fatto è la tanto attesa riapertura anche per gli stadi di calcio. Spadafora non poteva non precisare, naturalmente, che le competizioni sportive parzialmente riaperte al pubblico “rispetteranno scrupolosamente le regole previste”. Ovvero: il distanziamento, l’uso delle mascherine e la prenotazione dei posti a sedere.

Nuovi approfondimenti

Nelle prossime ore verrà ufficializzata la decisione – queste le parole del ministro -, ma desidero sin da subito ringraziare il ministro Speranza per la collaborazione e il Comitato Tecnico scientifico per aver tempestivamente programmato l’audizione che ho richiesto. Dal confronto con i rappresentanti dei miei uffici, sono emerse le condizioni per un ulteriore approfondimento.”

Verso la normalità

“Soprattutto in merito all’esigenza di non differenziare tra eventi culturali ed eventi sportivi.” Si tratta ha chiosato il ministro, di “un primo, ma significativo passo verso il ritorno, speriamo presto, alla normalità nello sport.” “Auspico il più rapido compimento di tutte le azioni necessarie per rendere immediatamente applicabile quanto deciso”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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