Coronavirus, contagi in forte crescita in Europa: metà Francia è zona rossa
Con più di 13mila contagi in un solo giorno è scattato in Francia un allarme rosso per la diffusione del Covid a macchia d’olio. Oltre la metà dei dipartimenti francesi è ormai dichiarato in “zona rossa” per allerta coronavirus. In particolare, 50 dipartimenti corrispondenti alla maggioranza del territorio nazionale sono stati dichiarati in “zona di circolazione attiva del virus”. Una classificazione che permette, tra l’altro, ai prefetti di adottare misure supplementari per bloccare l’avanzata del nemico invisibile.
La decisione di Speranza
“Ho firmato una nuova ordinanza che estende l’obbligo di test molecolare o antigenico ai cittadini provenienti da Parigi e altre aree della Francia con significativa circolazione del virus”. Lo annuncia su Fb il ministro della Salute Roberto Speranza. I dati europei, afferma, “non possono essere sottovalutati. L’Italia oggi sta meglio di altri Paesi, ma serve ancora grande prudenza per non vanificare i sacrifici fatti finora”.
Belgio, situazione difficile
Il Covid sembra dilagare anche in Belgio, uno dei paesi confinanti con la Francia. Tra l’11 e il 17 settembre scorsi i nuovi contagi sono stati mediamente ogni giorno 1.196, il 62% in più rispetto alla settimana precedente. Nella sola giornata di lunedì 14 i nuovi casi sono stati 1.717, una cifra che rappresenta un nuovo record. Lo ha reso noto l’istituto per la salute pubblica. “Il numero dei contagi è due volte più alto di quello registrato nella seconda metà del mesi di agosto”, ha indicato un portavoce. Particolarmente colpiti i ragazzi nella fascia di età tra i 10 e i 19 anni.
Gran Bretagna, previsioni molto negative
Il Regno Unito, intanto, potrebbe tornare a un livello di 50.000 contagi da coronavirus al giorno (contro i 3900 di ieri) e di 200 morti quotidiani nel mese di ottobre. È la fosca previsione che si fa Oltremanica nel caso in cui non si riesca immediatamente a fermare il rimbalzo dei nuovi casi di Sars-CoV-2. Lo hanno detto in un briefing i professori Patrick Vallance e Chris Whitty, consiglieri del governo di Boris Johnson. In questo modo hanno indicato la necessità di restrizioni sui contatti sociali in tutte le aree del Paese dove l’indice d’infezione Rt sia di nuovo superiore alla soglia 1. Vallance ha pure additato gli esempi negativi di Francia e Spagna, dove i contagi – più numerosi rispetto al Regno – sono di nuovo aumentati fra i ventenni. Per poi estendersi ad altre fasce di età e portare anche a una graduale ripresa dei decessi.