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Elezioni e referendum costituzionale: è lotta all’ultimo voto

Si sono aperti alle 7 del 21 settembre i seggi per la seconda giornale delle consultazioni elettorali. Si vota per il referendum costituzionale, le suppletive del Senato, le regionali e le comunali. Nel primo giorno di votazione – domenica 20 settembre – l’affluenza è stata del 39,38% per il referendum e del 41,37% nelle quattro regioni. I dati sono del ministero dell’Interno.

Regionali e taglio dei parlamentari

Le elezioni regionali si svolgono in Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Secondo analisti e commentatori il voto non presenterà “onde anomale”, ovvero spostamenti inattesi del consenso popolare alle forze politiche. Sarà piuttosto un testa a testa fra i candidati più forti già pronosticati come tali alla vigilia. La Toscana, in particolare, è stata definita l’Ohio d’Italia. Un parallelo, che appare forse un po’ esagerato, fra lo Stato americano di solito determinante nelle presidenziali degli Stati Uniti e la ex “regione rossa” del Centro Italia che adesso, per la prima volta, potrebbe andare al centrodestra. Il “Sì” al referendum è invece dato per vincente, sebbene il “No” appaia destinato a ottenere non pochi consensi. In caso di vittoria del “Sì” la Camera passerebbe da 630 a 400 deputati, il Senato da 315 a 200 senatori.

Gli scrutini

Le Amministrative si svolgono, invece, in 957 comuni, di cui 608 nelle regioni a statuto ordinario e 349 nelle regioni a statuto speciale. Per un totale di 5.703.817 elettori alle urne e 6.756 sezioni. Oggi 21 settembre i seggi chiuderanno alle 15. Alla chiusura dei seggi seguiranno gli scrutini delle suppletive, del referendum e quindi delle regionali. Gli scrutini delle elezioni amministrative cominceranno alle ore 9 di martedì 22 settembre.

“Votazioni senza problemi”

Nella prima giornata di voto, quando sono arrivati i dati di circa 6.000 comuni sui 7.900 italiani, l’affluenza provvisoria alle 23 per il referendum costituzionale si avvicina al 40%. Analoga la percentuale per le Regionali nelle quattro regioni per le quali il Viminale comunica i dati: Campania, Liguria, Puglia e Veneto (circa 1.200 comuni su 1.604 totali). Mentre per le amministrative l’affluenza è attorno al 50% (365 comuni su 606).  “A noi è stata segnalata dalle prefetture la regolare istituzione di tutti i seggi in tutta Italia”. Così – intervistata su Rainews 24 – il prefetto Caterina D’Amato, direttore centrale dei servizi elettorali del ministero dell’Interno. “Ci sono state certamente – ha aggiunto – delle criticità che sono state superate grazie al lavoro encomiabile dei sindaci e degli uffici comunali cui compete l’organizzazione dei seggi”.

Conte al seggio a piedi

“Ogni votazione è espressione di una partecipazione democratica. C’è sempre l’auspicio che ci sia la partecipazione dei cittadini. Io ho votato in scienza e coscienza”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo aver votato in un seggio al centro di Roma verso l’ora di pranzo del 20 settembre. È giunto da solo a piedi al seggio. Ha salutato i cronisti che lo attendevano all’entrata ed è entrato nella scuola. Al seggio ha salutato il presidente, gli scrutatori e la piccola folla di fotografi che lo attendevano.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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