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Rivoluzione nelle terapie per le ossa: un “cerotto vivente” riparerà le fratture gravi

Per riparare le fratture ossee peggiori arriva il “cerotto vivente” a base di cellule staminali. A riportare online la notizia è l’agenzia di stampa Ansa. Una volta che lo si applica sull’osso rotto il “cerotto” permette l’insediamento di cellule staminali umane che restano vive e attive per settimane in modo da produrre nuovo osso. Il dispositivo, testato sui topi, ha accelerato la guarigione riducendo il rischio di complicanze e infezioni.

Possibile sperimentazione sull’uomo

I risultati, che potrebbero aprire la strada alla sperimentazione sull’uomo, sono pubblicati sulla rivista Nature Materials dai ricercatori del King’s College di Londra. “La nostra tecnologia – spiega il coordinatore dello studio, Shukry Habib – è la prima che in meno di una settimana ingegnerizza in laboratorio un tessuto simile all’osso partendo da cellule staminali umane. Per poi trapiantarlo con successo nell’osso difettoso in modo da avviare e accelerare la riparazione. Il concetto del tessuto ingegnerizzato in 3D e del cerotto ha il potenziale per essere usato in diversi tessuti e organi danneggiati”.

“Superare il trapianto”

Le fratture ossee più gravi hanno fatto da apripista. Da tempo sono allo studio nuove soluzioni per superare le attuali terapie, che prevedono il trapianto di osso prelevato da altre parti del corpo o l’impianto di materiale sintetico. In entrambi i casi il successo risente delle capacita’ di guarigione dell’organismo, che possono essere indebolite nei soggetti vulnerabili cosi’ come dopo un grave incidente.

La nuova terapia delle cellule

Le terapie cellulari sembrano molto promettenti, ma presentano un problema. Le cellule che si “installano” nella frattura spesso muoiono e non riescono a dare il supporto necessario all’osso in via di guarigione. Per questo motivo il nuovo “cerotto vivente” sviluppato a Londra è stato fatto con un biomateriale arricchito con una proteina che accelera la crescita e la riparazione, ed è stato rivestito con un gel di collagene in 3D che avvolge e sostiene le cellule durante tutto il processo di guarigione. Il cerotto può essere fatto anche con un materiale biodegradabile in modo che si riassorba dopo la riparazione.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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