Questa fine di settembre sta portando in Europa una crescente tensione per l’emergenza sanitaria del coronavirus. L’inizio dell’autunno potrebbe essere l’ultima chance per evitare di tornare ai livelli drammatici di contagi da Covid-19 registrati la scorsa primavera. E per scongiurare un nuovo lockdown generale.

L’allarme della commissaria Ue

A lanciare l’allarme è la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, che ha definito questo momento “decisivo”. “Alcuni paesi stanno segnalando più casi ora di quanti ne abbiano registrati a marzo”, ha sottolineato la commissaria. Nel Regno Unito, nelle ultime 24 ore, le autorità hanno registrato un nuovo picco con 6.634 casi e 40 morti. In Spagna, insieme, tra gli altri, a Croazia, Romania e Malta il livello di allarme è massimo per l’incremento dei decessi e lo stato delle strutture ospedaliere, già ampiamente sotto pressione.

Parigi in difficoltà

Israele è tornato a un blocco totale di due settimane dopo il picco rilevato nei giorni scorsi. Uno scenario che i Paesi europei vorrebbero evitare per il possibile impatto disastroso sull’economia. Ma il caso sotto osservazione è quello della Francia. Oltralpe si sono registrati nelle ultime 24 ore altri 16.096 casi di Covid-19, contro i 13.072 del 23 settembre confermati ieri, che portano a 497.237 il totale dall’inizio della pandemia. Stando ai dati delle autorità sanitarie, altre 52 persone sono morte nelle ultime 24 ore, per complessivi 31.511 decessi. Nell’ultima settimana ci sono stati 4.258 ricoveri in ospedale, di cui 718 in terapia intensiva.

L’appello del primo ministro Castex

”Non si gioca con una pandemia” ha detto il primo ministro francese Jean Castex (nella foto in alto). Facendo appello alla ”responsabilità” che è ”necessariamente collettiva” di fronte al Covid-19, Castex ha detto che ”non voglio tornare a marzo” e che ”hanno torto quelli che boicottano” le direttive del governo. Il premier non esclude il ricorso a un nuovo lockdown qualora la pandemia di Covid-19 dovesse aggravarsi a Parigi e in tutto il Paese. “Dobbiamo essere attenti e prudenti. Se non interveniamo, potremmo ritrovarci in una situazione simile a quella di marzo. Questo potrebbe significare un nuovo lockdown, se la situazione peggiorasse, e bisogna evitarlo”. L’obiettivo del governo è “semplice”, ha sottolineato: “evitare la saturazione dei nostri ospedali“, in particolare le unità di terapia intensiva.