Dopo quasi dieci anni un adolescente 16enne torna a poter disporre della piena mobilità del gomito grazie a un intervento chirurgico da record a Bologna. Il gomito se lo era fratturato quando era un bambino di 7 anni e da allora il braccio gli è cresciuto deforme. Fino a impedirgli di compiere anche i più piccoli gesti quotidiani e con un danno estetico significativo.

Una frattura difficile da superare

Oggi quel bimbo ha 16 anni e può vantare il successo di una delicata operazione che ha dovuto subire. I medici dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna sono intervenuti tramite strumenti su misura ottenuti da stampa 3D. Dopo la frattura del gomito all’età di 7 anni, la cartilagine dell’articolazione non è cresciuta in modo ordinario, ma con una deformità per cui il braccio destro del ragazzo era in pratica ruotato di 60 gradi rispetto al normale.

Una tecnica innovativa

Un’anomalia che impediva al ragazzo ad esempio di afferrare oggetti, di allacciarsi bottoni, e che però ora è stata corretta. A giugno l’équipe della Chirurgia della spalla e del gomito del Rizzoli, diretta da Roberto Rotini, ha eseguito l’intervento. E dopo tre mesi il sedicenne ha potuto riacquistare la funzionalità del gomito. L’operazione si è avvalsa di una tecnica innovativa sviluppata dalla start up biomedicale E-lisa. Eseguite tac sul gomito da operare e su quello sano, con il supporto di un modello informatico, i chirurghi hanno asportato pezzetti di tessuto dall’osso, al fine di arrivare alla possibilità di ruotare l’omero di circa sessanta gradi.

La soddisfazione del medico

“Dopo una simulazione virtuale della tecnica – spiega Rotini – il team di E-lisa ha realizzato strumenti ad hoc, stampati in 3D, da usare in sala operatoria senza i quali non sarebbe stato possibile operare“. “Questo intervento – commenta il direttore generale del Rizzoli Anselmo Campagna – rappresenta perfettamente il ruolo del nostro Istituto: trovare soluzioni nei casi più difficili”.