LifestylePrimo piano

Alessandro Angelozzi: «Bianca Balti, Irina Shayk e Alana Felisberto: tutte le mie testimonials» [INTERVISTA ESCLUSIVA]

Il coronavirus di certo non ferma i sogni delle spose e la voglia di giurarsi amore eterno. Lo sa bene Alessandro Angelozzi. Il couturier realizza i desideri di gran parte delle celebrities, non ultima Eleonora Daniele, nella scelta dei wedding dress più ricercati, ma anche di tante donne comuni che prediligono un abito unico, altamente personalizzabile, prodotto interamente a mano secondo la più rigorosa tradizione sartoriale italiana. Il marchio Alessandro Angelozzi Couture è presente sul mercato estero grazie a diversi rivenditori e vanta ben quattro punti vendita in Italia.

Nella Capitale a Piazza di Spagna, a Milano in Viale Bianca Maria, a Pescara a Città Sant’Angelo e in provincia di Teramo a Garrufo. Ed è proprio qui, nella sua base creativa di oltre 400 mq, che il celebre stilista ci riceve e ci mostra in anteprima i bozzetti della sua ultima fatica intitolataSauvage Love”. Testimonial della nuova collezione è la top model Alana Felisberto, che succede ad un’altra bellissima, volto per diverse stagioni di Angelozzi: Bianca Balti. Il designer fa anche un’attenta analisi e riflessione sul prestigio del Made in Italy e sull’importanza dell’artigianalità come chiave per una pronta ripartenza.

Alessandro Angelozzi Couture collezione “Sauvage Love” esclusiva fotografica Velvet Mag

Intervista esclusiva ad Alessandro Angelozzi per Velvet Mag ed esclusiva fotografica della nuova collezione “Sauvage Love”

Qual è il fil rouge della nuova collezione “Sauvage Love”?

Ci sono abiti super scultorei, di estrema preziosità e luminosità, grazie ai sapienti ricami a mano. È una sposa molto gioiosa con dettagli di grande sartorialità, allo stesso tempo una donna leggera, libera di muoversi, eterea, di estrema freschezza. Da anni propongo una femminilità sofisticata, grazie agli spacchi e alle scollature sensuali. La costruzione del retro è un must nei miei abiti da sposa. Appaiono gonne a balloon di tulle in seta che racchiudono una sorpresa, si sfilano e rimane una creazione a sirena bellissima. Si ha quindi il doppio abito, una soluzione richiestissima dalla maggior parte delle spose.

Quali materiali prevalgano?

Tulle in seta, chiffon, ricami macramè, pizzi francesi e guipure. Ho puntato molto sulle fibre naturali, per avere abiti più sostenibili possibili. Ci sono molte sete naturali, nessuna fibra artificiale. C’è un forte rispetto per la natura. Ho scattato la nuova campagna nella Riserva Naturale del Parco Regionale delle Dune Costiere, dove sono stato eccezionalmente ospitato. Questa scelta mi ha permesso di enfatizzare la sensibilità nei confronti dell’ambiente. Lo shooting è ambientato anche in antiche masserie ricche di storia, come quelle de “Il Frantioio” e “Brancati” ad Ostuni, quest’ultima meta di personaggi illustri, all’interno della quale si possono ammirare ulivi plurisecolari.

Alessandro Angelozzi Couture collezione “Sauvage Love” esclusiva fotografica Velvet Mag

Alana Felisberto è il volto della nuova collezione, nuova testimonial della maison Alessandro Angelozzi Couture dopo Bianca Balti. Come mai questa scelta?

Alana ha un’indiscutibile bellezza, è una donna candidata a diventare a breve tra le top più ambite al mondo. Lavora con Dolce & Gabbana, Philippe Plein e molto presto la vedremo testimonial di un rossetto di un noto brand… La Felisberto è semplice, naturale, acqua e sapone, interpreta una sposa fresca, giovane, anticonvenzionale. L’ho fotografata anche mentre balla la tarantella. Dopo la pandemia avevo un desiderio di cambiare pelle, di rinnovare la collezione e renderla ancora più glamour, più moderna più nature.

Il cambio di testimonial è stato quindi una diretta conseguenza di questo suo differente approccio creativo?

Assolutamente sì. Monitoravo Alana da un anno e sono riuscito ad ottenerla. Non è stato facile, non è una modella che può avere qualsiasi maison, poiché è una di quelle donne in ascesa. Succede che da un mese all’altro, a causa della forte richiesta e improvvisa popolarità, queste ragazze passino da cifre normali di mercato a cachet stratosferici.

Alessandro Angelozzi Couture collezione “Sauvage Love” esclusiva fotografica Velvet Mag

Lei ha portato fortuna anche ad Irina Shayk, che ingaggiò in tempi non sospetti prima che diventasse una top così ambita.

Collaborai con Irina tanti anni fa. All’epoca tutti mi chiedevano chi fosse. Pensare che oggi è tra le top più richieste al mondo…

Per il suo ultimo shooting si è avvalso di Andrea Varani, tra i maggiori fotografi mondiali. Che esperienza è stata collaborare con lui?

Per scattare le mie campagne pubblicitarie ho lavorato negli anni con tre grandi professionisti: Giovanni Gastel, Fabrizio Ferri e Andrea Varani. Mentre con Gastel e Ferri ho un rapporto professionale, con Varani c’è anche un legame di solida amicizia. Capita quindi di litigare spesso durante gli scatti, ma alla base c’è affiatamento. È la terza stagione che collaboriamo insieme. Vedo nascere il mio abito, dalla scelta della materia prima, alla sua realizzazione. Ho quindi una mia visione anche dell’immagine che voglio veicolare. Per questa ragione molto spesso vado in conflitto con il fotografo. Amo molto l’arte della fotografia. Se non avessi fatto lo stilista avrei fatto sicuramente il fotografo. L’immagine per me deve saper comunicare un’emozione forte.

Nel 2020 ci aveva stupito grazie ad un abito di colore azzurro Maldive. Quale sarà la tonalità di punta della stagione 2021?

Una nuance che mi ha sempre portato fortuna. È un mix tra il miele e l’oro. Uno champagne, una cromia leggerissima e deliziosa, molto donante. Il nude champagne sta bene sia alle bionde che alle more. Attualmente sono in procinto di creare una capsule di abiti da cerimonia stile red carpet, estremamente femminili, sofisticati.

Lo scorso anno ha realizzato il vestito di nozze di Eleonora Daniele, che ricordo ha?

Eleonora è rimasta molto contenta dell’abito. È nato tra di noi subito un grande feeling, un’amicizia. Ho ideato per lei un abito balloon, romantico, principesco. Una nuvola in tulle di pizzo francese. Durante la festa c’è stato un cambio d’abito, grazie al modello a sirena ricamato a mano. Oggigiorno tutte le ragazze desiderano avere un abito doppio, per il cambio durante il ricevimento. Ho inventato io più di dieci anni fa questa soluzione, il modello per la cerimonia trasformabile poi durante la festa.

Oggigiorno ci sono delle differenze nella scelta di un abito per un matrimonio civile anziché religioso?

Ormai non più, tutte le clienti vogliono essere bellissime e particolari, sia se sposano in chiesa che in comune.

È un anno difficile per l’intero comparto del mondo del wedding, alla luce di ciò la maison Alessandro Angelozzi Couture come ha cercato di far fronte alla pandemia?

Ho ideato un’integrazione, una capsule della collezione sposa 2020 per non fare un torto alle clienti che si sposano nel 2021 e hanno scelto l’abito lo scorso anno. Sono 40 modelli che celebrano la forza e l’orgoglio del nostro Made in Italy. Anche durante la pandemia siamo riusciti a lavorare e a consegnare gli abiti ai nostri rivenditori, devo dire che fortunatamente le vendite non hanno subito delle scosse evidenti.

Alessandro Angelozzi Couture collezione “Sauvage Love” esclusiva fotografica Velvet Mag

Come ha cercato di arginare questa difficile situazione?

Invece che organizzare la classica sfilata o partecipare alle consuete fiere di settore, che avrebbero comportato le varie problematiche di distanziamento sociale, ho creato degli appuntamenti one to one con i miei clienti in atelier a Garrufo anziché a Milano. Incontri altamente personalizzati tra me ed i buyers. Sono riuscito così a vendere l’intera collezione.

È stato molto lungimirante.

Mi auguro che ci sia presto una rivalutazione del Made in Italy. La forza dell’Italia è nel bello, nell’arte del saper fare, nell’artigianalità. In “Sauvage Love” ho voluto fare un omaggio all’Italia, dando ad ogni abito il nome di una città italiana. C’è il modello Trento, Ferrara, Bergamo, Napoli, Verona e così via. Se non siamo noi per primi a credere nel nostro Paese ma chi lo deve fare? Non vedo solo negatività dal coronavirus. Eravamo arrivati ad un punto di non ritorno. Questo bruciare le collezioni, le tempistiche di produzione era davvero inumano. Il covid-19 ci ha insegnato a riappropriarci del nostro tempo. Molte case di moda creano 15/20 collezioni l’anno, un consumismo frenetico e irrispettoso nei confronti dell’ambiente. La moda ora deve saper riappropriarsi dei giusti tempi di produzione.

Alessandro Angelozzi Couture “Sauvage Love” esclusiva fotografica Velvet Mag

Nel settore wedding com’è la situazione?

Le multinazionali sposa hanno imposto delle tempistiche troppe frenetiche. Non vince chi propone prima il prodotto, ma al contrario l’abito si vende se piace. Non è il mostrare prima la collezione che fa sì che automaticamente i buyers comprino prima. Nel nostro settore la pandemia sta riequilibrando le cose, farà una selezione naturale delle case di moda e la professionalità verrà finalmente premiata.

Cosa ne pensa al riguardo della pubblicità attraverso i social di cui molto spesso la moda si avvale?

È una visibilità a basso costo che ha massificato di molto la moda. Tutti vogliono apparire. La pausa portata dal coronavirus ha creato tanti problemi, ma al contempo è servita a fare tanta “pulizia” del mercato e a lasciare le aziende più strutturate e meritevoli. Non tutti i mali vengono per nuocere. Quello che perderemo questa stagione lo riprenderemo nel 2021, ne sono sicuro. Sono un ottimista di natura.

I suoi prossimi impegni professionali?

Organizzerò vari trunk show a novembre in giro per l’Italia. Appuntamenti esclusivi in cui riceverò dal vivo le mie clienti per aiutarle nella scelta dell’abito che può essere altamente personalizzabile a seconda delle molteplici esigenze. Il contatto dal vivo con le donne che decidono di affidarsi a me per il loro grande giorno è qualcosa di magico, non vedo l’ora di poterle incontrare e di consigliarle per il meglio.

LEGGI ANCHE: Alessandro Angelozzi, lo stilista delle star: il segreto dei suoi abiti da sposa [ESCLUSIVA]

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

Pulsante per tornare all'inizio