Firenze, a 73 anni regala 10mila euro a una startup: “Vi aiuto a costruire il futuro”
Benefattori non si nasce ma si può diventarlo. Anche in maniera semplice e con una speciale attenzione ai giovani. È quello che accade in una città come Firenze, le cui bellezze artistiche sono non di rado oggetto di mecenatismo da parte di facoltose personalità stranieri. La storia di Maria Letizia Mealli, 73 anni (nella foto), fiorentina doc, riguarda però un altro genere di mecenatismo.
Un assegno non da poco…
Non quello rivolto al restauro di opere d’arte per celebrare la grandezza del passato, bensì quello che guarda al futuro. La signora, una vita al lavoro come informatica in una grande compagnia assicurativa, ha donato 10mila euro all’incubatore Murate Idea Park, struttura dedicata a far nascere nuove imprese di successo.
Le condizioni del “regalo”
Il finanziamento della signora Mealli andrà a una startup di giovani che sarà pubblicamente svelata nel corso di una manifestazione nella città del giglio nei prossimi giorni. Poco prima del lockdown, la signora Mealli ha consegnato il suo “tesoretto”. Il suo sogno è di “aiutare una startup a costruire il proprio futuro”. Poche ma chiare le condizioni. Il beneficiario, ha chiesto la pensionata, dovrà essere un’impresa giovane, che abbia nel cassetto un progetto innovativo e dall’alto valore sociale. Oggi, a distanza di alcuni mesi, sta per essere svelato il nome del vincitore.
Il cammino della startup
L’occasione sarà lo Startup Day in programma giovedì 8 ottobre in Palazzo Vecchio, appuntamento annuale organizzato per riunire i professionisti che accompagnano i team durante la fase di selezione e di strutturazione dell’idea d’impresa. Ma anche per presentare alla città i progetti più originali e ad alto tasso di innovazione. Sono 15 le startup sul palcoscenico dell’iniziativa, si spiega una nota. Dal “booking della sanità” in grado di reperire con un click ogni prestazione medica, al network che accompagna nel mondo digitale i mercati rionali. Fino all’iniziativa di temporary co-living tutto al femminile. Tutti i progetti sono in fase di validazione dell’idea e del mercato, grazie al supporto dei mentor messi a disposizione dall’incubatore. Il momento cruciale in cui l’idea progettuale inizia a dotarsi di gambe proprie per arrivare a camminare da sola. Fino a diventare una vera e propria impresa.