Mascherine obbligatorie anche all’aperto, chiusure anticipate dei locali e feste private a numero ridotto. Sono queste le misure nazionali anticoronavirus attese nel nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri (dpcm) che sarà presentato in Consiglio dei ministri lunedì 5 ottobre. Il decreto andrà all’attenzione del Parlamento martedì 6 ottobre. L’orientamento del Governo Conte sarebbe favorevole alla proposta del ministro della Salute Roberto Speranza, di introdurre l’obbligo per frenare la risalita dei contagi. Ma la decisione arriverà solo dopo il confronto con il Parlamento, secondo quanto riporta online l’Ansa. Il ministro Speranza riferirà martedì 6 ottobre alle Camere e poi il governo adotterà il dpcm con le nuove misure.
Un divieto anche per le Regioni…
A quanto sembra potrebbe scattare anche un divieto per le Regioni di adottare norme anti-contagio meno restrittive di quelle del governo. La stretta potrebbe arrivare con le nuove misure anti-Covid, attese in settimana. L’idea è quella di permettere ai governatori di adottare proprie disposizioni ma solo se più restrittive di quelle nazionali e invece vietare di introdurne di più “soft”, come avvenuto la scorsa estate con le discoteche.
Feste e cerimonie: presenze limitate
Si pensa anche ad un contingentamento delle presenze alle feste private e in occasione di eventi e cerimonie. Secondo l’Ansa la linea del Cts (il Comitato tecnico scientifico che affianca l’esecutivo), per allontanare un aumento significativo del contagio e la necessità di un lockdown generale, sarebbe quella di una restrizione progressiva delle misure nella stagione autunnale. A cominciare da una stretta sulla movida agli orari anticipati di chiusure dei locali sino ad un aumento significativo dei controlli, oltre all’obbligo di mascherina all’aperto.
Una media di 2500 nuovi casi al giorno
I numeri a neanche un mese dalla riapertura delle scuole parlano di oltre mille contagi, tutti casi registrati in oltre 900 istituti e di questi 130 sono già passati alla didattica on line. Numeri che però non vengono giudicati preoccupanti, né dai presidi né dai ministri della Salute e dell’Istruzione. Sono in lieve calo rispetto a sabato scorso i casi di contagio per Covid 19 in Italia. In 24 ore si sono registrati 2.578 nuovi casi. Ma è minore anche il numero di tamponi effettuati: 92.714, circa 26mila in meno rispetto al giorno prima. Il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza sale a 325.329. In calo il numero delle vittime: 18 in un giorno, per un totale di 35.986 (ieri erano state 27). Il maggior numero di nuovi casi, che si rilevano in tutte le regioni, si registra ancora in Campania (+412), seguita da Lombardia (+314) e Veneto (+261).