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Regole anti Covid: dalle mascherine all’aperto alle maxi multe, tutte le novità

La Camera dei Deputati ha approvato il 7 ottobre la risoluzione della maggioranza sul Covid. Sono stati 253 i voti a favore e 3 in voti contrari. L’opposizione non ha partecipato alla votazione. Significa che presto scatteranno le nuove regole per contenere il coronavirus, le quali entreranno in vigore quando sarà approvato il nuovo Decreto del presidente del Consiglio (dpcm). I contagi in Italia aumentano di circa 2500 nuovi casi quotidiani.

Diffusione del virus oggi in Italia

Secondo i dati riportati dal sito del ministero della Salute, in Italia il 6 ottobre 2020 si contavano complessivamente 330.263 casi di coronavirus, compresi i guariti e i deceduti. Erano 3.625 i ricoverati con sintomi e 56.190 i cittadini in isolamento a casa. Erano 319 le persone gravi, ricoverate in terapia intensiva.

Le nuove norme

Obbligo della mascherina anche all’aperto, tampone per chi arriva da otto Paesi europei ad alto contagio, rafforzamento e proroga dell’app Immuni. Sono alcune delle novità che il governo si prepara ad approvare con un decreto Covid – che disegna la cornice normativa delle misure anti contagio – e con un nuovo dpcm della durata di un mese che definirà nello specifico gli interventi.

Emergenza fino al 31 gennaio

La bozza del decreto legge, nell’allungare l’orizzonte temporale delle norme al 31 gennaio 2021 alla luce della proroga dello stato di emergenza, tratteggia già alcune delle novità. Quella principale è l’obbligo di mascherine all’aperto. Per chi viola le disposizioni restano multe salate. La mascherine diventano obbligatorie anche “all’aperto allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi”. Vengono fatti salvi “i protocolli anti contagio previsti per specifiche attività economiche e produttive, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande”.

Eccezioni alla mascherina obbligatoria

L’obbligo di mascherina all’aperto non riguarda i bambini sotto i sei anni, chi fa sport e le persone con patologie e disabilità non compatibili con l’uso della mascherina. Restano le norme anti contagio in vigore fin dall’inizio della pandemia. Ovvero: distanziamento fisico di almeno un metro, divieto di assembramento, rispetto delle misure igieniche a partire dal lavaggio delle mani, obbligo di stare a casa con più di 37,5 di febbre.

La app “Immuni”

La piattaforma unica nazionale Immuni per l’allerta dei soggetti venuti in contatto con persone positive al Covid potrà restare operativa per oltre un anno: fino al 31 dicembre 2021. Dopo quel termine tutti i dati personali dovranno essere “cancellati o resi definitivamente anonimi”. Immuni potrà anche dialogare con altre piattaforme europee, dunque il tracciamento continuerà anche all’estero per chi viaggia in Europa.

Cinema, teatri e concerti

Con la proroga dello stato di emergenza resta anche l’incentivo allo smart working per tutti i lavori che possano applicarlo. Resta l’obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro, di ristoranti e locali. Per cinema, teatri e concerti resta il limite di 200 persone per gli spettacoli al chiuso e 1000 persone per quelli all’aperto.

Multe e sanzioni

Vanno da 400 euro a 1000 euro – ad oggi – le multe per chi non rispetti le limitazioni imposte dalle regole anti contagio. In una prima fase del lockdown il tetto massimo era di 3000 euro ma poi a maggio il Parlamento ha ridotto le sanzioni massime. Chi ha contratto il Covid ma non rispetta la quarantena può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro.

Regioni, poteri limitati…

Le regioni, in base al nuovo decreto legge Covid, possono adottare solo misure anti contagio più restrittive di quelle disposte dai dpcm del governo. Possono adottarne di “ampliative”, quindi più permissive, solo nei casi in cui i dpcm espressamente lo prevedano e previo parere conforme del comitato tecnico-scientifico. In ogni caso le Regioni devono “informare contestualmente il ministero della Salute”.

Obbligo di fare il tampone

I cittadini che giungono in Italia da Gran Bretagna, Olanda e Belgio dovranno sottoporsi al tampone obbligatorio. A oggi l’obbligo del test molecolare o antigenico con il tampone è previsto per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che da Parigi e altre sette regioni della Francia.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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