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Il Monopoly compie 85 anni, arriva la versione che premia chi perde

Compleanno speciale per il Monopoly, forse il più amato gioco da tavolo della storia. Era il lontano 1935 quando faceva il suo debutto. Grazie alle sue regole coinvolgenti e al suo stile unico conquistò letteralmente un miliardo di giocatori in tutto il mondo.

Per questo, fin da subito, il Monopoly si affermò come un vero e proprio fenomeno. Nel corso dei decenni è riuscito a ritagliarsi uno spazio di rilievo nella cultura pop. Il celeberrimo gioco da tavolo ha influenzato cinema, moda, design e i videogiochi. Si contano oltre 500 edizioni differenti lanciate nel corso della sua longeva carriera.

Arriva adesso la notizia che per festeggiare l’85° anniversario Monopoly arriverà in due nuove versioni, tra cui una che è definita “rivoluzionaria” dagli stessi creatori. Se la prima si limita a riproporre in chiave glamour gli elementi caratteristici del suo concept, celebrandone il compleanno con sfarzose pedine dorate, è Monopoly: Rivincita dei Perdenti l’idea più interessante. Si tratta di un’edizione che, come il nome stesso suggerisce, invertirà le regole al fine di dare una chance di vittoria a chi, di solito, perde sistematicamente.

Dalla prima partita al Monopoly sono state costruite oltre sei miliardi di casette verdi e più di due miliardi di alberghi rossi, tutti numeri che lo rendono il gioco di contrattazione e simulazione imprenditoriale più famoso di sempre. I fan ora festeggiano sui social con l’hashtag #AuguriMonopoly condividendo online i ricordi più belli legati al gioco.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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