Covid: escluso un nuovo lockdown, quarantena di 10 giorni con un solo tampone
"Non ci sono le condizioni per un lockdown nazionale" spiega il ministro della Salute, Roberto Speranza
Novità significative sono emerse dall’ultima riunione del Comitato tecnico scientifico (Cts) che affianca il governo per la gestione dell’emergenza coronavirus. Gli scienziati propongono di ridurre da 14 a 10 giorni il periodo di quarantena per i positivi, con un solo tampone in uscita. Per quanto riguarda l’attività motoria e sportiva: corsa e jogging senza mascherina, che però va indossata se si fa semplice attività motoria.
Asintomatici, test e tamponi
Tamponi molecolari e antigenici potrebbero essere autorizzati, inoltre, per tracciare i contatti. Questo – secondo l’Ansa – è l’altro aspetto sanitario emerso nel corso della riunione del Cts. Potrebbero realizzare tali tamponi i medici di famiglia e i pediatri, ove possibile. Gli asintomatici che non riescono a negativizzarsi, dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena e saranno “liberi”.
Quando si ritorna “liberi”
Il protocollo prevede dieci giorni di quarantena e un tampone molecolare. Se l’esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare. Anche in caso di positività sarà comunque “libero”. Ci sono studi internazionali, sottolineano dal Cts, secondo cui dopo 20 giorni la carica virale del Sars-CoV-2 è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare.
Speranza: “Stringere le maglie”
Il Comitato tecnico scientifico “ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi“. Lo sottolinea lo stesso Cts in una nota. “Siamo costretti a stringere le maglie dopo settimane di misure che allargavano” ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza da Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3 l’11 ottobre. “Un cambio di marcia con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d’anticipo”. I contagi in Italia “sono aumentati ma sono inferiori ad altri Paesi. In un giorno la Francia ha avuto +27mila contagi”.
Contagi in famiglia
Il 75% dei contagi, secondo gli ultimi dati ufficiali, avviene nelle relazioni familiari. “Si abbassa la guardia e ci si toglie la mascherina”. Da qui la stretta sulle feste private, non solo tra giovani, e sugli assembramenti. Lo ha detto ancora il ministro della Salute, Roberto Speranza. Le nuove norme anti-Covid in arrivo sono “nazionali”. Le Regioni avranno la possibilità di agire su norme più restrittive, ha detto Speranza, sottolineando che “non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio”.