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Papa Francesco: “Voglio più donne nei posti di comando della Chiesa”

Dal Pontefice un richiamo a "non cadere nel clericalismi"

“Preghiamo perché i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa”. Così il Papa al termine dell’Angelus. “Nessuno di noi è stato battezzato prete né vescovo – ha osservato -, siamo stati tutti battezzati come laici, laici e laiche. Sono protagonisti della Chiesa” ha sottolineato il pontefice.

“Allargare gli spazi”

“Oggi – ha proseguito – c’è ancora bisogno di allargare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa e di una presenza laica, si intende, ma sottolineando l’aspetto femminile, perché in genere le donne le si mettono da parte“. “Dobbiamo promuovere l’integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti“, ha ribadito il Pontefice.

“I laici sono importanti”

“Vorrei ricordare l’intenzione di preghiera che ho proposto per questo mese di ottobre. Dice così: preghiamo perché i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa”, ha detto il Papa dopo la recita della preghiera mariana. “Preghiamo affinché, in virtù del battesimo, i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzione di responsabilità nella Chiesa – ha quindi concluso -. Senza cadere nei clericalismi, che annullano il carisma laicale e anche rovinano la faccia della Santa Madre Chiesa”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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