In queste settimane gli ormai ex Oasis (virtualmente scomparsi nel 2009 con lo scioglimento della band, in realtà costantemente ai vertici delle preferenze per i milioni e milioni di fan nel mondo) hanno avuto modo di festeggiare l’ennesimo traguardo della propria decennale carriera. Si tratta di un traguardo puramente temporale, celebrato da un clamoroso riconoscimento in termini di numeri. In particolare, il trionfo è arrivato via streaming, mondo forse alieno alla coppia di fratelli di Manchester, ma che ha consegnato un brano come Wonderwall all’immortalità.

“Sarà stato Liam a cliccare per un’ora per far salire gli ascolti”: Liam Gallagher ironizza sul miliardo di ascolti raccolti da Wonderwall e dagli Oasis

Nei giorni dei festeggiamenti per i venticinque anni di (What’s The Story) Morning Glory?, è tornato prepotente in cima alle classifiche di ascolti il classico singolo degli Oasis targato 1995. Wonderwall è uno di quei brani arcinoti anche a quanti non abbiano mai seguito la carriera della band, e le celebrazioni per l’anniversario del disco lo hanno riportato per l’ennesima volta all’attenzione. Lo sprint di questi giorni è bastato per portare il brano verso una vetta incredibile; un miliardo di ascolti sono infatti stati registrati da Spotify, cifra toccata da pochissimi brani e ora raggiunta anche dal leggendario singolo.

Commentando l’annuncio, Liam Gallagher stesso ha ironizzato sul livello di celebrità raggiunto dalla canzone degli Oasis in questi ultimi giorni. “Roba grossa“, il suo sarcastico commento, non privo della solita auto-ironia inglese che ha sempre caratterizzato la sua comunicazione. “Saranno tutti ascolti di Noel“, ha scherzato ancora, non negandosi la solita frecciata al fratello ormai lontano. “Di sicuro si è messo lì un’ora e mezzo a cliccare sulla canzone. Io non so niente di Spotify. Ma so che certa gente la ama, come in tanti la odiano“.

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