È morta a Cosenza, nella notte fra ieri e oggi 15 ottobre, la governatrice della Calabria Jole Santelli, prima donna a presiedere la regione. Ancora non sono note le cause del decesso ma secondo indiscrezioni un esponente del suo staff avrebbe rinvenuto la presidente Santelli esanime stamattina 15 ottobre.

Deputata fino a quest’anno

Jole Santelli, 51 anni esponente di Forza Italia, aveva vinto le elezioni regionali in Calabria come candidata presidente, cominciando a presiedere la regione dallo scorso mese di febbraio. Guidava la regione alla testa di una coalizione di centrodestra. Deputata dal 2001 al 2020, ha ricoperto il ruolo di sottosegretaria al ministero della Giustizia dal 2001 al 2006 nei governi Berlusconi II e III.

Il cordoglio del sindaco di Cosenza

Non solo. È stata anche sottosegretaria al dicastero del Lavoro da maggio a dicembre 2013 nel governo Letta. Il 9 dicembre 2019 si era dimessa da vicesindaco di Cosenza. E dieci giorni più tardi, il 19 dicembre, Forza Italia l’aveva indicata come candidata a presidente della Regione Calabria per il centrodestra in vista delle elezioni del 26 gennaio 2020. Addolorato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. “La governatrice Santelli – ha commentato – si è spenta questa notte. Eravamo amici da una vita. È stata il mio vicesindaco, mi è stata sempre vicina, una donna di una forza incredibile, non ho parole”.

La sua vittoria alle regionali

Alle elezioni regionali dello scorso 26 gennaio Santelli aveva prevalso sugli altri candidati in maniera chiara. I suoi sfidanti erano stati Pippo Callipo per il centrosinistra, Francesco Aiello per il Movimento 5 Stelle e il candidato civico Carlo Tansi. Esponente di Forza Italia, Santelli era stata sostenuta da uno schieramento di centrodestra piuttosto ampio. A supportare la sua campagna si erano infatti impegnate la Lega, Fratelli d’Italia, Udc (Unione democratico cristiana) e due liste civiche: “Santelli presidente” e “Casa della Libertà”. La deputata forzista aveva preso il posto, a Palazzo Campanella, di Mario Oliverio. Ovvero del presidente uscente eletto tra le fila del centrosinistra nel 2014.