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Coronavirus, l’allarme degli esperti: “Serve subito un’altra stretta”

Si contano quasi 9 mila nuovi casi al giorno

In Italia l’emergenza coronavirus si fa sempre più preoccupante. I contagi crescono: siamo a quasi 9 mila nuovi infettati al giorno. Perciò dal Comitato tecnico scientifico (Cts) che coadiuva il governo Conte arrivano urgenti raccomandazioni all’Esecutivo. “Alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase – chiedono ambienti del Cts al governo secondo l’Ansa – servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi”. In sostanza per il Comitato Tecnico Scientifico sarebbe opportuno giungere a provvedimenti più restrittivi in tempi rapidi. Regole che superino l’attuale Dpcm di appena pochi giorni fa (il 13 ottobre). Anche in vista del fine settimana, sempre a rischio di movida e, più in generale, di incremento delle attività delle persone.

Le parole di Ricciardi

“Data la situazione molto grave di circolazione del virus – ha spiegato dal canto suo Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di medicina della Cattolica di Roma -, abbiamo indicato chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2″. Si tratta di misure “finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive. Le chiusure, nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento “.

A cosa si pensa in concreto

Tra le ipotesi, quella di un “coprifuoco” – una chiusura anticipata dei locali alle 22, ad esempio – e la didattica a distanza almeno per le scuole superiori. L’epidemia in Italia è in una “fase acuta” per gli esperti. Nel prossimo mese di novembre rischia di raggiungere valori critici in alcune Regioni, secondo il monitoraggio del ministero della Salute-Iss. In 16 Regioni e 2 province autonome l’indice di contagiosità personale Rt supera 1. Sono 4.913 i focolai attivi, 1.749 quelli nuovi. Aumentano i probabili focolai in ambito scolastico, anche se la trasmissione intra-scolastica rimane complessivamente limitata.

Il caso di Milano e della Campania

Dieci regioni, infine, hanno un rischio alto per la tenuta delle terapie intensive, essendo vicine a superare la soglia limite del 30% dei posti ai malati di Covid. Il nuovo record di 8.804 nuovi infetti, individuati grazie al livello massimo di tamponi, quasi 163 mila, porta anche il raddoppio delle vittime giornaliere, da 43 a 83. Milano con oltre 500 positivi diventa un caso e cresce la paura. In Campania il governatore De Luca chiude le scuole fino al 30 ottobre: solo didattica a distanza. Ma per il premier Conte chiudere così in blocco non è la migliore soluzione e aggiunge: “Su Milano non mi aspetto un lockdown”.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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