Immancabili in autunno sulle nostre tavole le minestre a base di fagioli, piselli, lenticchie e patate. Un ricordo di infanzia e di tradizione di tutti. In un momento particolare come quello che stiamo vivendo, per il pericolo di contagio quotidiano da covid19, approfittiamo di spendere più tempo tra le mura domestiche.
A qualcuno forse potranno venire in mente ricordi familiari legati alla tavola, allo stare insieme in famiglia raccolti attorno ad alcuni piatti di tradizione. Mi viene da pensare, se non vivessimo questo momento di emergenza sanitaria mondiale, forse non apprezzeremmo tanto il passato e i ricordi legati ai momenti di aggregazione. Ma, recuperiamo dal passato qualche ricetta è così rivivremmo attraverso i sapori, i ricordi più belli.
Io vi racconto i miei ricordi da bambina, quando dalla scuola elementare si usciva all’ora di pranzo per tornare a casa ed era buona abitudine ritrovare la tutta famiglia. Nelle giornate fredde umide da ottobre in poi, la mia mamma preparava sempre delle minestre. Tornare a fine scuola a casa con la fame e il freddo della giornata, e sedersi in tavola e trovare il pranzo espresso era la scoperta della giornata!
Le minestre
La pasta e fagioli, piatto semplice ma gustosissimo, pochi ingredienti ma amalgamanti e cotti insieme
La pasta formato o tubetti o mista deve essere cotta insieme ai fagioli in modo da permettere il rilascio dell’amido che conseguentemente rende cremoso il piatto. I fagioli, cannellini o borlotti se scelti secchi, devono stare qualche ora a bagno prima di essere utilizzati per la cottura, sedano pomodoro aglio e prezzemolo un classico per creare la base di cottura. Ingrediente particolare l’aggiunta del guanciale in cottura e un rametto di rosmarino al momento dell’ impiattamento. Nella casseruola mettere un filo di olio, aglio, sedano, e guanciale fare soffriggere, e aggiungere i fagioli un pizzico di sale. Girare e aggiungere 2 bicchieri di acqua e i pomodorini. Lasciare cuocere con coperchio fino ad ebollizione, poi scoprire e a fiamma bassa cuocere per 1 ora, se l’acqua dovesse asciugarsi aggiungerla un pochino. A cottura calare la pasta e girare, cuocere a fiamma bassa e di tanto in tanto girare con mestolo di legno affinché non si attacchi la pasta nel fondo. Terminata la cottura impiattare e aggiungere un pò di rosmarino.
Analogo procedimento con la pasta e lenticchie, se si scelgono quelle secche mettere in acqua qualche ora così da far recuperare la consistenza morbida.
La cottura della pasta mai separata, l’amido oltre a rilasciare cremosità esalta il sapore. Pomodorini, sedano, uno spicchio di aglio lenticchie e una scorzetta di parmigiano tutto insieme da mettere in cottura in una casseruola possibilmente di terracotta. Aggiungere un pizzico di sale e 1/2 dado classico. Quando le lenticchie saranno cotte aggiungere la pasta, il formato misto si sposa bene con le minestre ma è possibile anche spezzare degli spaghettini o preferite dei tubettini. Quando la pasta sarà al dente spegnere il fornello e lasciar riposare con il coperchio. Dopo 5 minuti scoprire e impiattare. L’aggiunta della scorza di parmigiano rende il sapore più intenso e deciso
Pasta e patate è un piatto classico della cucina napoletana, molto semplice ma che resta nella memoria per il sapore e per la tradizione.(minestre)
Basta tagliare a cubetti le patate metterle in acqua, preparare un fondo di cipolla e olio in casseruola e aggiungerle insieme all’acqua. Portare l’acqua con gli ingredienti ad ebollizione e poi lasciare che la cottura continui a fiamma bassa ad occorrenza aggiungere un pò di acqua, poi aggiungere la pasta ma non abbandonare mai la pentola. La patata e la pasta sono 2 elementi che facilmente asciugano i liquidi in cottura per cui girare di continuo per evitare che si appiccichi i fondo è essenziale. Quando la pasta sarà al dente, aggiungere a pezzettini la provola affumicata e girare. Quando la provola inizierà a filare sarà il segnale che è pronta per essere impiattata. Forse tra le minestre la più amata.
Pasta e piselli altro classico della cucina di tradizione.
La scelta della qualità dei piselli è fondamentale per la dolcezza del piatto. Io consiglio di preferire piselli piccoli è congelati. Sempre nella casseruola di terracotta mettere in fondo di olio di oliva e pancetta a cubetti, far rosolare e aggiungere i pisellini congelati che si scioglieranno pian piano con il calore e diventeranno di un verde vivo. Aggiungere acqua un pizzico di sale, 1/2 dado classico e far cuocere fino ad ebollizione. Scegliere un formato di pasta a piacere ma piccolo. I tubettini sono ideali, ma anche gli spaghetti spezzati.