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Covid in Francia, Brigitte Macron in isolamento

Non parteciperà alla cerimonia per il docente assassinato

Brigitte Macron, la première dame di Francia, è un “caso-contatto” al Covid-19. Una definizione tecnica che significa una cosa semplice. La moglie del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, è rimasta inconsapevolmente in contatto con una persona risultata positiva al tampone. Di conseguenza, secondo quanto prevede il protocollo di Stato in queste situazioni, ha dovuto porsi in isolamento per una settimana.

In quarantena ma senza sintomi

Al termine del periodo di quarantena potrebbe emergere, o meno, la positività, non ancora riscontrata, della “first lady” di Parigi. Al momento Brigitte Macron non ha sintomi. Ne dà notizia il suo entourage. La première dame sarebbe stata in contatto giovedì 15 ottobre con una persona positiva al Covid-19 e con sintomi. Non sarà possibile quindi che Brigitte partecipi alla cerimonia in memoria dell’insegnante di storia Samuel Paty, decapitato. Brigitte resterà in isolamento e “prenderà precauzioni anche nella sua vita privata”, riferiscono ai media francesi i suoi collaboratori.

Non sarà alla Sorbona

La cerimonia si svolgerà mercoledì sera 21 ottobre alla Sorbona. Paty è stato brutalmente ucciso il 16 ottobre a Conflans-Sainte-Honorine, vicino Parigi. Agli occhi del suo presunto assassino – un ragazzo di appena 18 anni – era “colpevole” di aver mostrato alcune caricature del profeta Maometto ai suoi studenti durante una lezione sulla libertà d’espressione. L’assenza della première dame non impedirà comunque il grande risalto che il ricordo del professor Samuel Paty avrà alla Sorbona. Il caso ha scosso profondamente la Francia. Nei giorni scorsi migliaia di persone sono scese in piazza. Attualmente in 15, tra cui quattro studenti, sono in stato di fermo nel quadro dell’inchiesta sull’omicidio. Tra i fermati anche una persona che “è già stata condannata per atti terroristici e che dichiara spontaneamente di essere stata in contatto con l’autore qualche tempo prima dei fatti”. Lunedì 19 ottobre il presidente francese Emmanuel Macron ha ricevuto all’Eliseo la famiglia di Paty. “Gli islamisti non dormiranno sonni tranquilli in Francia. La paura passerà sul fronte opposto”, sarebbero state le precise parole – secondo fonti di Bfm-tv – di Macron durante un vertice all’Eliseo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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