Quanto durerà ancora la pandemia del coronavirus? “Il Covid non ci permetterà di tornare alla normalità fino almeno alla prossima estate” è la risposta di Andrew Pollard. L’amara previsione è del direttore dell’Oxford Vaccine Group: Pollard è infatti alla guida del team di ricercatori che sta sviluppando, in collaborazione con colleghi italiani, il vaccino di Oxford contro il Covid. “Potremmo aver bisogno di indossare le mascherine fino a luglio prossimo – avverte lo scienziato britannico -. Ci sarà sempre un rischio fino a quando non avremo un alto livello di immunità nella popolazione, in modo da poter fermare il virus.” Occorre fare in modo che “le persone più vulnerabili siano immuni”.
Vaccino sì, ma non subito a tutti
Si continuerà dunque con mascherine e distanziamento sociale. E per ancora molto tempo. Solo nel 2021 inoltrato, se tutto andrà bene, si potranno verificare gli effetti concreti di un vaccino anti Covid distribuito alla popolazione. Per questo Andrew Pollard ha sottolineato che sarà necessario seguire “misure severe” nel caso in cui non dovesse arrivare un vaccino “efficace”. C’è da considerare, inoltre, che i primi lotti saranno disponibili solo per gruppi di persone considerate più a rischio come gli operatori sanitari e gli anziani. Pollard ha spiegato che una volta completati i test della fase finale del vaccino sarà necessaria l’approvazione della Medicines and Healthcare products Regulatory Agency. Una procedura per cui “potrebbero occorrere settimane”.
Le prime dosi forse fra 2 mesi
L’Oxford Vaccine Group è l’ente a cui fa capo un team specializzato all’interno del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Oxford. Come è noto, fra i vaccini contro il coronavirus che sono in corso di sperimentazione nel mondo, c’è anche un prodotto italiano. È quello oggi in fase di avanzata sperimentazione proprio nei laboratori di Oxford. A produrlo sarà il gruppo farmaceutico internazionale AstraZeneca. A realizzarlo ci stanno provando gli inglesi assieme al centro italiano di Pomezia (Roma). Stando alla stampa britannica, la fase tre dei test – vale a dire la fase finale – potrebbe essere avviata nel prossimo mese di dicembre. Nella migliore delle ipotesi la distribuzione delle prime dosi potrebbe avvenire entro la fine del 2020 o all’inizio del 2021.