Cari lettori, questa rubrica è un appuntamento per tutti gli amanti del mondo enogastronomico insieme a Riccardo Arcangeletti, giovane chef classe 1994. La passione per cucina la deve a sua nonna: è tra i suoi fornelli che all’età di 4 anni ha imparato ad amare i profumi ed il buon gusto della cucina italo-marchigiana. Crescendo, questa passione è diventata un vero mestiere, e tra i suoi maestri spiccano nomi come Gualtiero Marchesi, Gianfranco Vissani, Carlo Cracco, Augoust Escoffier. Dopo aver fatto tappa nel lusso a 5 stelle dei migliori hotel in Italia, Svizzera, Parigi, Galizia e Isole Canarie, oggi Riccardo lavora a fianco dello Chef e vincitore di Masterchef 6 Valerio Braschi, un fenomeno pronto ad esplodere.
Carissimi lettori, come ogni appuntamento voglio stupirvi anche in questa rubrica, infatti parlerò di prodotti di alta gamma: caviale, wagyu, Glacier 51, ostriche, gamberi rossi, King Krab: divertiamoci. Questi prodotti che raramente troviamo al supermercato, sono così speciali perché hanno una particolarità oltre ad avere un gusto assolutamente riconoscibile.
Parliamo del Parmigiano Reggiano: io ho avuto la fortuna di assaggiarlo stagionato ben 160 mesi, uno spasso per il palato! Sa di crosta di parmigiano con sentori di liquirizia e corteccia di albero. Avete mai sentito parlare di Glacier 51 o moro oceanico? Si tratta di un tipo di pesce, che vive tra i 1500 e i 2000 metri di profondità. Per pescarlo, i pescatori devono allontanarsi almeno 4000 km dalla costa e sono stati trovati anche degli esemplari rari nelle acque del Mediterraneo, pochissimi. Ora: come faccio a spiegarvi che in bocca è una delizia ? La pelle, al solo contatto con la padella rovente, in 7 secondi già diventa croccante, ed ha una carne soda ma allo stesso tempo morbidissima. Al gusto possiamo trovare sentori di frutta come il cocco.
Il moro oceanico è stato paragonato al Wagyu giapponese, la carne più tenera al mondo. Giusto un po’ di chiarezza in merito: ricordate sempre che la vera carne di Kobe razza Wagyu nasce, cresce e muore solo a kìKobe e costa tantissimo. Diffidate dalle imitazioni, soprattutto se spacciano la “japanese style” per Wagyu.
Ora un piccolo consiglio anche sulle ostriche: siete sicuri che le ostriche che mangiate siano fresche e sane? Cosa fate per assicurarvene? Io prendo l’ostrica in mano, la porto al naso, e se all’olfatto riconosco il mare allora sì, è buona; ma se invece percepisco un odore di “putrido”, è da allontanare. Un altro segreto per vedere se è viva? Toccate con il polpastrello la membrana esterna dell’ostrica, quella nera di perimetro nel frutto: se la spingete di poco e si contrae, vuol dire che è viva e allora potete mangiarle tranquillamente; se non si muove e rimane li dove l’avete spostata, allora è morta. Ma il più grande consiglio che posso darvi rimane quello di informarvi bene prima di fare una spesa alta per l’acquisto di questi prodotti. E nel frattempo… Anche questo mese vi propongo una ricetta facile, buona e a basso costo: la pappa al pomodoro.
Strumenti: frullatore a immersione
Ingredienti
E’ giunto alla sua seconda edizione, l’evento “Nutriti d’Italia”, promosso dalla Pentella Brand con il…
In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, domani 29 aprile 2025, l’Istituto Isis…
Più di 350 persone per la serata-evento a Villa Minieri a Nola organizzata da Caporaso,…
Continuano le puntate de La Promessa, e in rete stanno già circolando le prime anticipazioni…
La notizia del trasloco di Fedez, il noto rapper italiano e influencer, ha suscitato un…
Cambiano i mutui in Italia, conseguenza diretta di alcune scelte di Trump. Ecco cosa bisogna…
Leave a Comment