Il 23 ottobre 1920, esattamente cento anni fa, nasceva Gianni Rodari (morto a Roma il 14 aprile 1980). Il doodle di Google lo festeggia online sulla home page del motore di ricerca. Rodari è stato insegnante, giornalista e scrittore. Ma soprattutto indiscusso maestro della letteratura per i bambini, e non solo. Nei suoi libri si uniscono la felicità dell’invenzione fantastica e umoristica con l’intento pedagogico. Lui stesso aveva spiegato la sua strategia educativa per l’infanzia nella Grammatica della fantasia. In tutta Italia si svolgeranno iniziative per celebrare la memoria del grande pedagogo.

Il “premio Nobel” della letteratura per bambini

Gianni Rodari era nato in Piemonte sul lago d’Orta, a Omegna (provincia di Verbano-Cusio-Ossola). Dopo aver conseguito il diploma magistrale per alcuni anni aveva svolto la professione di insegnante. Al termine della Seconda guerra mondiale aveva intrapreso la carriera giornalistica. Per questa ragione era arrivato a collaborare con numerosi periodici e testate importanti, fra le quali L’Unità, il Pioniere, Paese Sera. A partire dagli anni Cinquanta aveva cominciato a pubblicare anche le sue opere per l’infanzia, presto rivelatesi autentici capolavori. Libri di racconti e filastrocche che fin da subito ottennero un enorme successo di pubblico e di critica. Nel corso del tempo le sue opere hanno ricevuto innumerevoli traduzioni e hanno meritato diversi riconoscimenti. Fra questi, nel 1970, il prestigioso premio Hans Christian Andersen, considerato il Nobel della letteratura per l’infanzia.

L’opera chiave: Grammatica della fantasia

Negli anni Sessanta e Settanta ha partecipato a conferenze e incontri nelle scuole con insegnanti, bibliotecari, genitori, alunni. E proprio dagli appunti raccolti in una serie di questi incontri ha visto la luce, nel 1973, Grammatica della fantasia, che è diventata fin da subito un punto di riferimento per quanti si occupano di educazione alla lettura e di letteratura per l’infanzia. Gianni Rodari è morto a Roma vent’anni fa nel 1980. Tra le sue opere più significative ricordiamo: Le avventure di Cipollino, Gelsomino nel paese dei bugiardi, Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori, C’era due volte il barone Lamberto.