Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato in conferenza stampa, domenica 25 ottobre, le nuove misure restrittive del Dpcm che entrerà in vigore alla mezzanotte. “L’indice di contagio Rt – ha dichiarato il premier – ha raggiunto la soglia critica di 1,5. Dobbiamo tenere sotto controllo la curva”. Le nuove regole saranno in vigore fino al 24 novembre. Il governo sta accelerando sulle misure di ristoro da 1,5-2 miliardi per le categorie messe più in difficoltà dalle misure. Puntiamo, ha detto Conte, a trascorrere “con maggiore serenità” il periodo del Natale. Vediamo nel dettaglio le misure principali.
Locali, palestre e piscine
Chiusure dei ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18 nei giorni feriali. Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse. Stop a palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo i matrimoni. Sono queste alcune delle misure principali del nuovo Dpcm restrittivo firmato da Conte nella notte fra il 24 e 25 ottobre dopo l’ultima riunione con i capi delegazione. Il governo quindi conferma gli orari di chiusura di ristoranti e bar “cancellando”, dall’ultima bozza, la chiusura domenicale.
Scuola e didattica a distanza
La didattica a distanza alle scuole superiori potrà arrivare, secondo quanto prevede il nuovo Dpcm, anche al 100%. I governatori avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche. Saranno i presidi a decidere la quota di Dad. Da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali.
Raccomandazione di non spostarsi
La versione definitiva del Dpcm “raccomanda fortemente” di “non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati.” Salvo che “per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Rispetto all’ultima bozza, tuttavia, salta la specifica secondo cui era raccomandato di non spostarsi “dal Comune di residenza, domicilio o abitazione”. Il punto era stato tra i più discussi anche perché nel governo circolava l’ipotesi del divieto di spostamenti tra le Regioni. Divieto che, nel testo firmato da Conte, non viene introdotto. Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati. Nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza.