Terrore a Nizza, attacco a colpi di coltello in cattedrale: morti e diversi feriti
Nelle prime ore del mattino del 29 ottobre
AGGIORNAMENTO Ore 10:55 – Sarebbero tre le persone uccise all’interno della chiesa. Una donna è stata decapitata: sarebbe una funzionaria di polizia, stando alle prime informazioni. Un uomo, forse il sacrestano, sgozzato. I feriti sono diversi. Almeno uno sarebbe in gravi condizioni, colpito davanti alla chiesa. Dieci giorni fa nella banlieue di Parigi era stato decapitato Samuel Paty, professore di scuola superiore. La Francia piomba di nuovo nel terrore degli attentati.
Un uomo armato di coltello ha ucciso due persone e ne ha ferite molte altre all’interno del Duomo della città francese di Nizza. Quello che al momento sembra un attacco di tipo terroristico si è verificato giovedì 29 ottobre. L’aggressore ha agito nelle prime ore del mattino. È entrato nella cattedrale Notre-Dame nel centro di Nizza, in Avenue Jean-Medecin, e, stando alle prime informazioni, ha decapitato un pensionato di 70 anni. Poi ha colpito a morte un’altra persona.
“Un attentato terroristico”
Secondo quanto riferiscono fonti di polizia citate dall’agenzia France Presse l’assalitore è stato fermato dalla polizia. Gli agenti l’hanno arrestato dopo aver fatto irruzione sparando. Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha confermato che il presunto colpevole è stato arrestato. E ha ringraziato la polizia per la rapida risposta. “Tutto lascia supporre un attentato terroristico nella basilica di Notre-Dame”, ha dichiarato il primo cittadino nizzardo.
Francia in lockdown
La tragedia avviene all’indomani della proclamazione di un nuovo lockdown in tutta la Francia per far fronte al dilagare fuori controllo della pandemia di Covid. La chiusura scatterà da domani 30 ottobre. Durerà un mese, fino al 1 dicembre. Il presidente francese Emmanuel Macron, rivolgendosi alla nazione dalla Tv, ha annunciato un lockdown “light”. Il Paese, ha detto ieri sera 28 ottobre, “è sottoposto a un’ondata più letale della prima e la mia responsabilità è proteggere i francesi e la nostra economia”. “Le restrizioni adottate finora – ha spiegato – sono state utili ma non sufficienti e ora non bastano più. Urge un colpo di freno: le scuole resteranno aperte mentre chiuderanno diverse attività“, come bar e ristoranti.
Il difficile momento del Paese
La Francia è “sopraffatta dall`improvvisa accelerazione dell’epidemia ed entro metà novembre ci saranno 9mila persone in terapia intensiva”. Il capo dello Stato è tornato sulla strategia portata avanti dalla Francia dall’estate, che era quella di “convivere con il virus”. “Si trattava di controllarne la circolazione facendo affidamento sulle nostre capacità di testare, allertare e proteggere. Questo è quello che facciamo da agosto. Abbiamo fatto tutto bene? No. Si può sempre migliorare”, ha riconosciuto Macron. “Avremmo potuto andare più veloci all’inizio dei test, avremmo dovuto rispettare di più i gesti di barriera, in famiglia, con gli amici, i luoghi dove siamo più contagiati”.