Uscito nelle sale nel 2013, Philomena di Stephen Frears vede Judi Dench nel ruolo della protagonista. L’attrice britannica ha prestato il proprio volto a questa storia drammatica, che tuttavia è ispirata ad un evento realmente accaduto. I fatti sono narrati nel libro The Lost Child of Philomena Lee, scritto da Martin Sixsmith, su cui la pellicola si basa.
Il romanzo riporta la storia vera di Philomena Lee, una donna irlandese che, appena 18enne, dà alla luce suo figlio. Per via dell’illegittimità del bambino, concepito al di fuori del matrimonio, la donna è costretta ad andare via dalla propria città. Condotta nel convento Sean Ross Abbey a Roscrea, sia lei che il bambino trovano accoglienza. Il luogo è infatti rinomato per ospitare ragazze madri. Qui Philomena vive e lavora per alcuni anni, fino a quando non le tolgono il figlio, per darlo in adozione.
Poco più che 20enne, la donna si trova costretta a firmare i moduli per rinunciare al bambino, senza sapere più nulla di lui. Passano gli anni, oltre quaranta, e Philomena è ormai un’anziana donna sposata e con una figlia. Solo dopo tutti questi anni trova finalmente il coraggio di rivelare il suo segreto ai propri cari. Il ricordo di quel bambino non l’ha mai abbandonata, per cui decide di mettersi sulle sue tracce, contattando il giornalista Martin Sixsmith.
Philomena, la vera storia drammatica dietro il film con Judi Dench
La ricerca tuttavia ha portato a un risultato che la donna non era pronta ad accogliere. Informata infatti della nuova identità di quel bambino, che era stata costretta ad abbandonare quarant’anni prima, Philomena ha scoperto che non avrebbe mai più potuto conoscerlo. L’uomo è infatti morto di AIDS nel 1995. Le indagini hanno portato alla luce un altro tragico particolare: l’uomo infatti aveva provato a cercare la donna, senza riuscirci. Nella speranza di potersi un giorno ricongiungere a lei, si è fatto seppellire proprio nel convento nel quale è nato e dal quale è stato ingiustamente separato dalla madre.
Philomena è senza dubbio una storia struggente. La pellicola, nell’edizione degli Oscar del 2014, ha ottenuto quattro nomination, tra cui quella più ambita per il miglior film. Anche la performance di Judi Dench ha convinto l’Academy, guadagnandosi una nomination come miglior attrice, sebbene alla fine non abbia trionfato.