Da oggi 11 novembre cambia la “cartina” geografica dell’Italia ripartita in aree di rischio Covid. Toscana, Liguria, Umbria, Abruzzo e Basilicata entrano in zona arancione. La Provincia autonoma di Bolzano diventa zona rossa. Come è noto, in seguito al Dpcm entrato in vigore il 6 novembre al momento nel nostro Paese non c’è un lockdown totale. Sebbene non sia ancora escluso che possa scattare. Gli italiani si ritrovano suddivisi per zone con differenti misure restrittive. Adesso aumentano le regioni in area arancione, la seconda per gravità di rischio Covid dopo la zona rossa. E però prima della più lieve zona gialla.

Le regioni divise per zone

La ripartizione delle regioni può cambiare a seconda dell’evoluzione della pandemia di Covid. Attualmente è la seguente. In zona gialla: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto. Per ciò che riguarda l’ampliata zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria. In zona rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.

Spostamenti, quali sono consentiti e perché

Nell’area arancione, cioè quella considerata a rischio alto anche se non gravissimo, dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti. A eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute da segnalare, appunto, sull’autocertificazione. È consentito spostarsi, invece, solo all’interno del proprio comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di motivazioni.

Quando portarsi l’autocertificazione

Deve essere esibita l’autocertificazione per provare le “esigenze lavorative, necessità, studio o salute” o la necessità di “svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune” quando ci si sposta verso altri comuni e verso altre regioni, 24 ore su 24. Nelle aree arancioni è possibile spostarsi tra comuni anche quando i beni di prima necessità non sono disponibili nel proprio. Lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.

Il nodo delle seconde case

Chi ha una seconda casa in un comune dell’area arancione, può visitarla sempre dalle 5 alle 22. Al di fuori di questo orario, o se la seconda casa si trova fuori dal proprio comune, “solo se dovuto alla necessità”. Vale a dire perché si deve “porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni”.

Le Faq sul sito del Governo

Ministero della Salute e Governo hanno pubblicato le cosiddette “Faq” (Frequently asked questions), le domande più frequenti e, ovviamente, le relative risposte ufficiali. Sono accessibili a tutti dal sito Governo.it. Per quanto riguarda la scuola in zona arancione si stabilisce che sono sempre consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano “strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista”, per cui quindi non è necessario mostrare l’autocertificazione. È consentito, inoltre, “il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Con riguardo alle abitazioni private”. Lo stesso vale per chi deve andare dai propri figli, se si tratta di genitori divorziati o separati, così come per chi presta assistenza a un parente o un amico non autosufficiente.